Massimo Bottura a Toronto racconta la sua cucina

Lo chef modenese accolto con entusiasmo dagli italocanadesi e dagli emiliano-romagnoli dell’Ontario
Massimo Bottura a Toronto racconta la sua cucina

Invitato dal George Brown College, dal Consolato d’Italia e da tutta la comunità italocanadese con in testa l’Associazione Emiliano-Romagnoli dell’Ontario “Amarcord”, lo chef modenese Massimo Bottura, uno dei miti della gastronomia italiana e internazionale, ha riscosso un grande successo nei suoi tre giorni trascorsi a Toronto, tanto che – dice un comunicato dell’Associazione – “quasi quasi gli spuntava una foglia d'acero sulla spalla”.

La visita alla capitale dell’Ontario si è trasformata in un'occasione multiculturale durante la quale Bottura è anche riuscito a visitare la mostra di uno dei suoi artisti preferiti, Jean-Michel Basquiat, all'Art Gallery of Ontario. Lo chef è arrivato a Toronto grazie ai legami tra questa città e l'Emilia Romagna. Quest'anno si festeggiano infatti i dieci anni dell'accordo di collaborazione tra il George Brown College, la principale scuola di hotellerie e gastronomia in Canada, e Alma, la scuola internazionale di cucina italiana di Parma. Un gemellaggio che ha già prodotto alcuni grandi chef 'italiani', non di sangue, ma per gusti, competenza e capacità.

Questo sarà l'anno del cibo italiano e, in particolare, dell'Emilia Romagna grazie a Expo 2015 dedicata al cibo, nell'ambito della quale a Massimo Bottura è stato assegnato un ruolo fondamentale, all’interno di un progetto pensato dalla Santa Sede.

A Toronto Bottura, invitato dal George Brown College e dal Consolato Generale d'Italia, organizzatore della cena di gala del 6 marzo, ha incontrato gli studenti della scuola di cucina italiana di George Brown (uno dei quali, Allen Huyn, ha vinto uno stage di tre mesi all’Osteria Francescana, il ristorante di Bottura a Modena) e gli appassionati di cucina che hanno molto apprezzato la sua capacità di raccontare i cibi e il loro rapporto con il territorio.

“La presenza di Massimo Bottura a Toronto – ha affermato il Console Generale d'Italia a Toronto, Giuseppe Pastorelli - ha lasciato un segno importante: una intera scuola, il George Brown College, mobilitata; giovani chef ispirati dal suo talento e dalla sua creatività; mezzi di informazione desiderosi di capire il segreto del suo successo; un vasto pubblico di ammiratori della cucina e dell’Italia trasportati dalla sua passione. Bottura ha saputo trasmettere una immagine dinamica, ricercata e vincente del nostro Paese, che ha catturato gli amici canadesi e reso orgogliosi noi italiani. E’ stato, insomma, un trionfo, che ha permesso di presentare al meglio in Canada nell’anno di Expo l’eccellenza italiana in campo gastronomico, fatta di qualità degli ingredienti, legame con il territorio, artigianalità, ed innovazione, tutti elementi che appartengono al nostro patrimonio culturale”.