Casa Artusi a Città del Messico

Inaugurata il 20 febbraio all'IIC la mostra “Pellegrino Artusi: L’unità italiana in cucina” voluta dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
Casa Artusi a Città del Messico

Il laboratorio di cucina tenutosi a Città del Messico

Pellegrino Artusi ambasciatore della cucina italiana in Messico. Protagonisti del progetto la Consulta degli Emiliano-romagnoli nel mondo, l'associazione Emiliano-romagnoli in Messico e Casa Artusi di Forlimpopoli, insieme nella mostra “Pellegino Artusi: L’unità italiana in cucina”, inaugurata in questi giorni presso l’Istituto Italiano di Cultura a Città del Messico. L'occasione dell'iniziativa è la celebrazione dell’anno dell’Italia in America Latina, che non poteva avere quale personaggio di punta il gastronomo di Forlimpopoli, unificatore della cucina italiana.

Nel corso dell’inaugurazione, introdotta dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Città del Messico Gianni Vinciguerra, la curatrice della mostra e vice Presidente di Casa Artusi Laila Tentoni ha tenuto un seminario sulla figura di Pellegrino Artusi, padre ed ambasciatore della cucina italiana nel mondo, e sul ruolo di Casa Artusi.

Oltre alla mostra, l'iniziativa nella capitale messicana ha ospitato un laboratorio di cucina sulle minestre artusiane, stimolato anche dal tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Lezioni sulla pasta fatta a mano tenuti da Carla Brigliadori, responsabile della scuola di cucina di Casa Artusi, hanno arricchito la manifestazione, che ha avuto per protagonisti i prodotti Dop e Igp dell'Emili-Romagna.

“Prima ancora che una persona, Pellegrino Artusi è un libro di cucina, anzi il libro di cucina per eccellenza, quello che fonda la cucina italiana moderna, conosciuto in tutto il mondo – spiega Laila Tentoni, vicepresidente di Casa Artusi. Stampato in quindici edizioni, dal 1981 al 1911, ancora oggi viene tradotto in numerosissime lingue, tanto da rappresentare uno dei libri italiani più celebri al mondo”.

Marina Piazzi, presidente dell'associazione Emiliano-romagnoli in Messico, ha ringraziato la Consulta "per aver reso possibile l'evento, che valorizza la figura di un grande emiliano-romagnolo e, contemporaneamnete, le attività del nostro sodalizio".