Bologna ha ospitato il Premio per le relazioni italo-slovacche

A Bratislava il modenese Pierluigi Solieri dirige il quotidiano on line Buongiorno Slovacchia
Bologna ha ospitato il Premio per le relazioni italo-slovacche

Lo scorso 14 marzo si è svolta a Bologna, nello scenario di Palazzo Re Enzo, la quinta edizione del Premio per le relazioni italo-slovacche. Molti partecipanti sono giunti apposta dalla Slovacchia e hanno potuto conoscere le bellezze e le bontà, gastronomiche in particolare, dell'Emilia Romagna. A segnalarci l’evento è Pierluigi Solieri, modenese che da qualche anno vive a Bratislava, dove è responsabile del quotidiano on line Buongiorno Slovacchia e si occupa per conto dell'associazione Allegra (www.allegraweb.eu) dei rapporti tra Italia e Slovacchia.

Il Premio, con il patrocinio del presidente del Parlamento Slovacco Peter Pellegrini e del Ministero degli Affari Esteri italiano, è stato assegnato a tre personalità conosciute nei rispettivi ambiti: Alvaro Ravaglioli, console onorario della Slovacchia in Emilia-Romagna, nella categoria “Istituzioni”; Lucia Gardin, fotografa di madre slovacca e padre italiano, nella categoria “Arti e Cultura”; Dominika Cibulkova, tennista slovacca di notorietà internazionale per la categoria “Personalità” (il Premio è stato ritirato dalla madre Katarina, già deputata al Parlamento nazionale). Ha consegnato i premi il deputato Dušan Jarjabek, capo della Commissione Cultura e Media del Parlamento slovacco.

Hanno arricchito la serata una cena di gala e spettacoli con artisti slovacchi e italiani: la soprano Jana Šomošiová Kállayová, il pianista Richard Rikkon, il cantautore Gianluca Capozzi, la band slovacca Replay Band. La regia è stata curata dai noti volti della tv slovacca Alena Heribanová e Štefan Škrucany che hanno presentato le varie fasi della serata.

Grazie a questo evento – ha detto Pierluigi Solieri – “Bologna sarà protagonista su molti media slovacchi (riviste, quotidiani, tv) nelle prossime settimane. In più, il Premio quest'anno era una statuetta in bronzo di una giovane ma nota scultrice slovacca che si è ispirata alla Torre Garisenda, promuovendo così il nome di Bologna anche tra i suoi contatti artistici”.