Auguri a tutte le donne del mondo

In occasione dell’8 marzo Silvia Bartolini ricorda il ruolo della componente femminile nelle vicende di emigrazione
Auguri a tutte le donne del mondo

Auguri da parte di Silvia Bartolini a tutte le donne in occasione della festa dell’8 marzo e, in particolare, alle corregionali che vivono all’estero. La presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo ricorda che «secondo i dati del Rapporto italiani nel mondo 2014 della Fondazione Migrantes, sono oltre 2 milioni e 100 mila le donne con passaporto italiano residenti all`estero, pari al 48 per cento dell’emigrazione italiana nel mondo. A tutte va il mio pensiero, perché hanno saputo radicare nel paese d’arrivo i valori della loro cultura d’origine, la laboriosità, l’ingegno, l’attaccamento alla famiglia. E’ soprattutto grazie a loro - continua Silvia Bartolini – che si sono trasmesse la lingua italiana e buona parte delle tradizioni, non da ultimo quelle culinarie».

La presidente della Consulta ricorda anche la forte presenza femminile all’interno della nuova emigrazione che, in termini numerici, nel 2013 ha superato l’immigrazione dall’estero. «Degli oltre 94 mila italiani che si sono trasferiti all’estero nel 2013, per la maggioranza giovani con un buon curriculum scolastico, quasi il 44 per cento sono donne», ha aggiunto la Bartolini, notando come la stessa cosa possa dirsi per gli stranieri arrivati in Italia. «L’Istat ha rilevato una costante crescita della componente femminile sul totale dei cittadini non italiani. Oggi le donne costituiscono il 53 per cento degli oltre 4 milioni e 300 mila stranieri residenti in Italia».

«L’aggiornamento del catalogo dell'emigrazione femminile sul sito della Consulta, con le biografie delle donne che dal 1861 a oggi hanno fatto la storia dell’emigrazione emiliano-romagnola nel mondo -  ha concluso la presidente della Consulta – risponde alla necessità di non dimenticare il ruolo delle donne nelle migrazioni. Per questo abbiamo inviato  ai presidenti delle nostre associazioni all’estero le schede per arricchire il catalogo, così che resti sempre memoria della forza e della tenacia delle nostre donne all’estero».