Consulta 2025–2029: Un nuovo inizio nel segno della memoria e del futuro
Un inizio simbolico da Bardi (PR)
La seduta di insediamento si è svolta online, per permettere la partecipazione di consultori e consultrici da tutto il mondo — dal Sud America al Nord America, passando per l’Europa — in rappresentanza delle 80 associazioni aderenti. Ma il Presidente della Consulta, Matteo Daffadà, ha scelto di collegarsi da un luogo altamente simbolico: Bardi (PR), uno dei territori più rappresentativi dell’emigrazione emiliano-romagnola.
“È per me motivo di grande emozione e orgoglio rappresentare le nostre comunità all’estero. Siamo partiti da Bardi non solo per ragioni logistiche ma soprattutto per il valore che questo luogo ha nella storia della nostra emigrazione. Come Bardi, tanti altri territori della nostra regione hanno contribuito a costruire quel ponte umano e culturale che oggi chiamiamo Consulta”, ha detto Daffadà aprendo i lavori.
Voci dal mondo, un coro di esperienze
Non sono mancati gli interventi carichi di entusiasmo e visione da parte dei componenti della Consulta. Elena Ugolini, appena nominata vicepresidente, ha voluto sottolineare l’importanza del dialogo e del futuro:
“Grazie a Matteo, il miglior presidente possibile. Sono curiosa di ascoltarvi e di capire cosa portate con voi: l’attenzione alle nuove generazioni, alla lingua, alla cultura che è passata da questi luoghi e ora si muove nel mondo.”
Eduardo Zampar Morelli, anch’egli vicepresidente, ha rilanciato il tema della nuova emigrazione:
“Anche online, anche a distanza, dobbiamo stringere relazioni. Il nostro contributo sarà fondamentale per affrontare il tema della nuova emigrazione, che oggi è centrale per l’Italia.”
Un comitato esecutivo all’unanimità
Durante la riunione, è stato eletto all’unanimità il nuovo Comitato Esecutivo, che guiderà la Consulta nei prossimi anni e sarà incaricato di costruire il nuovo Piano Triennale delle attività 2026–2028. Ne fanno parte:
- Matteo Daffadà – Presidente
- Elena Ugolini – Vicepresidente
- Eduardo Zampar Morelli – Vicepresidente
- Ghissela Jara Leonelli (Cile)
- Sabrina Venturini (Canada)
- Alberto Becchi (Argentina)
- Michele Rossi (Spagna)
- Paolo Pastorello (ACLI Emilia-Romagna)
- Valentina Palli (Presidente Provincia di Ravenna)
Un gruppo eterogeneo e rappresentativo, chiamato a costruire una progettualità ampia, condivisa, capace di valorizzare le idee e le esperienze di tutti i consultori. Come ha ribadito il Presidente Daffadà:
“Il Piano Triennale deve essere frutto di ascolto. È questo il cuore della nostra Consulta: mettere insieme le voci, i bisogni, le visioni delle nostre comunità nel mondo.”
Verso i 50 anni della Consulta: un anniversario da celebrare insieme
Tra i temi affrontati nella prima seduta, anche un traguardo storico: il 50° anniversario della Consulta, che sarà celebrato nel corso della prima riunione in presenza, in programma per il prossimo autunno. Una ricorrenza che non è solo formale: è il riconoscimento di una intuizione lungimirante della Regione Emilia-Romagna, che fin dai primi anni ha scelto di mantenere vivo il legame con i suoi cittadini nel mondo.
“Cinquant’anni fa la nostra Regione ha avuto il coraggio e la sensibilità di creare un organo come questo. Oggi più che mai dobbiamo proseguire su quella strada, aggiornandola ma senza dimenticare chi siamo e da dove veniamo.”
Fare rete, progettare insieme, intercettare il presente
Il Presidente ha inoltre rilanciato l’importanza di rafforzare i collegamenti tra le nostre realtà locali e le comunità all’estero, non solo con l’emigrazione storica ma anche con chi è partito negli ultimi anni.
“Dobbiamo intercettare anche chi non è dentro le nostre associazioni, capire dove sono, chi sono. Le università, i bandi, le reti esistenti possono diventare strumenti concreti per avvicinarli.”
Fare rete non è un concetto astratto: è un’azione concreta, fatta di incontri, ascolto e condivisione. Le associazioni all’estero, ha ricordato più di un consultore, sono ponti preziosi tra passato e futuro, tra Emilia-Romagna e mondo.
Una giornata carica di significato
La giornata del 2 luglio si è aperta, sempre a Bardi, con la commemorazione dell’85° anniversario della tragedia dell’Arandora Star, nave affondata nel 1940 con a bordo oltre 800 persone, tra cui 48 originarie proprio di Bardi. Un momento solenne a cui Daffadà ha partecipato con profonda commozione:
“Questa è una giornata importante per tutta la Regione. La memoria è parte del nostro presente. Senza memoria non possiamo costruire il futuro.”
Un mandato che guarda avanti, senza dimenticare le radici
La nuova Consulta è partita con uno spirito chiaro: connettere, costruire, coinvolgere. Il lavoro dei prossimi anni sarà intenso ma pieno di opportunità. E sarà guidato da un’idea semplice e potente: la nostra forza è nella comunità.
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