Nomadismo digitale tra mobilità, flessibilità e ridefinizione delle identità professionali
Il 7 novembre 2025 il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma ha presentato gli esiti del progetto di ricerca “Lavoro ed emigrazione senza confini: i nomadi digitali”, realizzato con il contributo della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo nell’ambito del Bando 2023–2024 per progetti di ricerca delle Università dell’Emilia-Romagna.
L’evento si è tenuto presso la Sala Lauree del Dipartimento di Economia e ha visto la partecipazione di:
Stefano Magagnoli, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali UNIPR
Nora Sigman, Laboratorio di Storia delle Migrazioni UNIMORE
Simone Baglioni, Docente di Sociologia e Pro Rettore alla Didattica UNIPR
Chiara Panari, Docente di Psicologia UNIPR
Con i contributi di:Matteo Daffadà, Presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
Gianfranco Coda, Coordinatore della Consulta
Un progetto di ricerca innovativo
La ricerca, classificatasi prima su sette proposte, ha ricevuto un finanziamento di circa 15.500 euro. È stata condotta dal Prof. Magagnoli insieme alla Dott.ssa Nora Sigman, che ha svolto un’importante parte di ricerca sul campo in Argentina, in collaborazione con la FAEER, la Federazione delle Associazioni Emiliano-Romagnole in Argentina.
Un fenomeno in crescita: i nomadi digitali
Il progetto indaga un fenomeno globale in rapida espansione: quello dei nomadi digitali, lavoratori e lavoratrici che grazie al digitale possono svolgere la propria attività da qualsiasi luogo del mondo.
Oggi si stima che tra i 35 e i 40 milioni di persone, soprattutto giovani tra i 20 e i 40 anni, vivano questa nuova forma di mobilità.
Il Covid-19 ha accelerato questa trasformazione, ponendo le basi per un nuovo modo di intendere il lavoro e l’emigrazione: non più legata a un luogo fisico, ma “in movimento”.
Un fenomeno che solleva importanti domande sulle politiche del lavoro, sulla tutela dei diritti e sulla costruzione di nuove identità professionali.
In Europa, Paesi come il Portogallo — e in particolare Lisbona — stanno già investendo per attrarre questi giovani professionisti. Anche in Italia, grazie ai fondi PNRR, diversi borghi e territori stanno creando reti e servizi per ospitare i nuovi lavoratori itineranti.
Podcast e materiali didattici
All’interno del progetto sono stati realizzati podcast con interviste a giovani che vivono esperienze di nomadismo digitale e schede didattiche rivolte agli studenti delle scuole superiori, per stimolare riflessioni sui nuovi scenari del lavoro globale.
“Lavoro ed emigrazione senza confini” invita a ripensare il futuro del lavoro e della mobilità internazionale, con uno sguardo aperto alle opportunità e alle sfide di un mondo sempre più interconnesso.
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