8 agosto: anniversario della tragedia di Marcinelle
Furono 262 minatori morti soprattutto per le ustioni, il fumo e i gas tossici che si sprigionarono a causa dell’incendio che divampò nella miniera di carbone Bois du Cazier vicino a Marcinelle. Di questi 262 morti, le vittime dell'Emilia-Romagna sono state cinque e provenivano da Pietracolora (frazione di Gaggio Montano sull'Appennino bolognese), da Mercato Saraceno (Forlì-Cesena), due da Pavullo e l'ultima da Prignano sulla Secchia, in provincia di Modena.
Era l’8 agosto del 1956, esattamente le 8 e 10 quando le scintille causate dal corto circuito fecero incendiare 800 litri di olio in polvere e le strutture in legno del pozzo. Ci vollero oltre 2 settimane prima che anche le ultime speranze di trovare qualcuno in vita svanissero definitivamente. Le vittime alla fine raggiunsero la cifra di 262, di cui 136 italiani (5 emiliano-romagnoli) e 95 belgi. Furono solo 13 quelli che riuscirono a salvarsi se vennero riportati in superficie ancora vivi.
Un evento che ha segnato per anni la storia della nostra emigrazione e nel 2001, per ricordare questa e altre tragedie che hanno colpito le nostre comunità di italiani e italiane all’estero, è stata istituita la Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo.
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