Cosa fa
La Consigliera di parità regionale promuove, a tutela del principio di non discriminazione, le pari opportunità per lavoratrici e lavoratori. In particolare:
- rileva le situazioni di squilibrio di genere e collabora con con le direzioni regionali e provinciali del lavoro per le violazioni della normativa in materia;
- promuove e monitora la realizzazione di progetti e azioni contro le discriminazioni, partecipando a tavoli ed incontri;
- sostiene le politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, per favorire condizioni di pari trattamento;
- incentiva anche l'attuazione di politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro;
- favorisce il diffondersi delle buone prassi, collaborando con gli assessorati al lavoro e con gli organismi di parità degli enti local;
- può acquisire nei luoghi di lavoro informazioni sulla situazione occupazionale maschile e femminile in relazione, ad esempio, allo stato delle assunzioni, della formazione e promozione professionale, delle retribuzioni, delle condizioni di lavoro e della cessazione del rapporto di lavoro.
Entro il 31 dicembre di ogni anno presenta un rapporto sull'attività svolta agli organi che hanno provveduto alla designazione.