“Alternativamente”: il laboratorio per ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento
Immagina di dover leggere questo testo (tratto dal booklet "Dislessia" della Coop. Anastasis) velocemente, ad alta voce, davanti a un gruppo di persone.

Ecco, questa è la sensazione che spesso prova un ragazzo con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA).
Il Laboratorio "Alternativamente" della cooperativa sociale "L'accoglienza" è nato nel 2011 per offrire un'alternativa e un supporto nell'apprendimento al numero sempre crescente di ragazzi con DSA del territorio forlivese.
Dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia (termini con cui si indicano difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo), rientrano nella categoria dei DSA: si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali. Hanno un’origine neurobiologica: non dipendono quindi da problemi psicologici, dalla poca motivazione o dalla pigrizia - come invece si pensava un tempo.
Diritto all'educazione
Se mi insegni, io lo imparo
Se mi parli, mi è più chiaro
Se lo fai, mi entra in testa
Se con me tu impari, resta.
(Filastrocca di Bruno Tognolini)
Ottenuto dalla ristrutturazione di una serra, il laboratorio rappresenta un luogo in cui si coltivano capacità ed interessi. I ragazzi con disturbi specifici dell'apprendimento spesso si trovano a disagio rispetto ad una proposta didattica di tipo tradizionale, mentre riescono ad esprimersi adeguatamente se si utilizzano metodologie più adatte, che vanno oltre il disturbo e mettono al centro il ragazzo con le sue caratteristiche. L’idea si è pian piano sviluppata nel corso degli anni partendo dalla realtà del centro educativo pomeridiano “Villa Gesuita” gestito dalla cooperativa, nel quale risultava sempre più difficile aiutare in maniera mirata studenti che presentavano difficoltà d'apprendimento. Si è quindi deciso di dare vita ad un nuovo servizio che potesse aiutare i ragazzi a trovare il proprio metodo di studio attraverso l'utilizzo di strumenti compensativi e programmi informatici che potessero favorire il loro percorso scolastico e promuovere la loro autonomia e integrazione.
Il laboratorio è attivo diversi pomeriggi a settimana, ogni ragazzo decide con la propria famiglia, in base alle esigenze, quante volte frequentarlo. Partecipando al laboratorio ogni studente ha la possibilità di strutturare il proprio 'momento-compiti' avvalendosi del supporto di personale specializzato che utilizza metodologie didattiche specifiche, selezionate sulla base delle reali capacità e interessi del ragazzo. La dimensione ridotta del gruppo, la possibilità di confrontarsi e sperimentare relazioni positive aiuta i ragazzi a vivere l’apprendimento come un'esperienza positiva e appagante; è bello poter vedere la loro voglia di "farcela da soli" e potergli riconoscere le competenze raggiunte.
Diversi studi hanno verificato i vantaggi dell'utilizzo dell'informatica nel supporto all'attività di studio: per questo motivo il laboratorio è dotato di diversi computer e chi desidera può portare il proprio. Inoltre, grazie alla partnership con la cooperativa sociale Anastasis di Bologna, il laboratorio può usufruire di software sempre aggiornati e adeguati alle diverse esigenze.

Il laboratorio Alternativamente nell'anno scolastico 2011/2012, il primo anno di attività, ha visto la partecipazione di circa 13 ragazzi, mentre nell'anno scolastico 2012/2013 c'è stato un incremento che ha portato alla frequenza di circa 17 ragazzi.
Oltre al supporto nello studio, l'obiettivo innovativo del laboratorio è anche quello di organizzare attività informative, formative e di supporto per insegnanti e genitori, in modo da garantire una presa in carico più completa ed un lavoro di squadra per facilitare i ragazzi.
Infine, la scorsa estate, per la prima volta è stato organizzato per alcune settimane anche un centro estivo per ragazzi con DSA che ha visto una buona partecipazione: dopo aver svolto i compiti nella prima parte della mattinata, i ragazzi venivano coinvolti in giochi ed attività ricreative che potessero sviluppare competenze e potenzialità.
Di strada da fare ce ne è ancora molta, ma i buoni risultati ottenuti e la convinzione che tutti abbiano diritto ad un'educazione adeguata ci spinge a continuare a ricercare ed investire risorse per accompagnare questi ragazzi nei loro percorsi di formazione. A volte può bastare un piccolo gruppo di coetanei con caratteristiche simili, un rinforzo, una buona strategia personalizzata per far ritrovare ai ragazzi con DSA la motivazione e l'autostima e sentirli esclamare, dopo tanta fatica, "Ce l’ho fatta!". Come Giovanni, uno dei ragazzi protagonisti del laboratorio: leggi la sua storia raccontata da una delle educatrici!
Per saperne di più visita il sito www.laccoglienza.it