"Talvolta, oltre a strumenti e metodi, è la relazione che fa tanto..."

Giovanni, raccontato da una delle operatrici del Laboratorio Alternativamente
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Giovanni è un piccolo bambino… piccolo almeno nelle sembianze e davanti alle sue difficoltà. Caschetto di capelli marroni e occhi grandi e curiosi e due mani capaci di creare e inventare. Basta un foglio, forbici, colla, scotch e un po’ di fantasia per realizzare e ingegnarsi. A lui piace decorare, piace personalizzare ogni ambiente a suo modo per lasciare un segno e rendere tutto più bello e accettabile. Anche a scuola vorrebbe passare le sue ore a ritagliare e sminuzzare fogli di carta ma arriva anche il momento in cui bisogna scrivere, leggere e contare… e qui Giovanni tira fuori un muro!

Di fare queste cose, certe volte, proprio non ne vuole sapere… e la sua fatica diventa anche quella degli insegnanti che non sanno da che parte prenderlo! Giovanni è così… non ama leggere perché ogni parola è una fatica, la matematica è una sfida perché spesso proprio non gli vengono in mente come si scrivono le cifre, figuriamoci i numeri più lunghi!La Q per Giovanni è C, la Z è S, le doppie rimangono sempre da sole, la scrittura migliore è lo stampato e le righe sono piste su cui andare a zig zag…

Ma quest’anno Giovanni è in prima media e ha voglia di rimettersi in gioco! Ha chiuso il capitolo elementari dove ha lasciato gioie e dolori e sapendo dentro di sé che per i miglioramenti c’è poca speranza (i grandi ogni tanto si rivelano più piccoli dei bambini!), ha deciso di riprovarci, di dimostrare che Giovanni c’è e ha voglia di esserci!

Oggi Giovanni scrive pagine, prova a contare sorridendo ai lunghi esercizi che sembrano non finire mai, butta giù le sue ricche idee sotto dettatura... Vuole sfidarsi, vuole provare a riuscire! Cerca fiducia e attenzione, a modo suo, richiedendo tanta pazienza ma strappando anche un sorriso! Quel sorriso che gli permette di andare avanti e che gli fa dire per un giorno..."anch’io valgo Cualcosa!".

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