3.6 Nei luoghi di lavoro

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Tre particolari di Palazzo Bonasoni, Bologna (fotografie di Riccardo Vlahov, Archivio fotografico IBC).
Approfondimento

Le foto rappresentano alcuni interni di Palazzo Bonasoni, in via Galliera 21 a Bologna, una delle due sedi dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (la seconda si trova in piazza Santo Stefano 28, alle spalle del complesso delle Sette Chiese). L’edificio è stato costruito nel XVI secolo sulla traccia di una preesistente dimora nobiliare quattrocentesca, come rivelano ancora alcune irregolarità del portico sopraelevato: una particolarità diffusa, nei palazzi bolognesi, in cui era frequente l’usanza di ammodernare i palazzi salvaguardando le strutture più antiche. I portali in pietra riprendono il repertorio simbolico dell’alchimia caratteristico del Cinquecento, con emblemi di mascheroni, aquile, chimere e delfini. I soffitti affrescati con Muse e Putti risalgono invece all’Ottocento, come pure la Venere in marmo che si trova in una nicchia del cortile interno.

Anche l’arte contemporanea contribuisce a rendere più belle le varie sedi degli uffici regionali: oltre alle opere della Raccolta d’arte dell’Assemblea e della Giunta visibili in via Moro (si veda in proposito la scheda sui bozzetti di Alberto Burri nella sezione “Che cos’è un bene culturale?”), di recente un gruppo di giovani artisti ha donato alla Regione Emilia-Romagna 10 opere. I dipinti e le sculture, allestiti nella sede bolognese di CRC - Centro regionale del catalogo, sono fruibili sul sito dell’Istituto per i beni culturali, nella sezione “mostre virtuali”. Qui, come nella realtà, si può passeggiare liberamente per le stanze della sede di CRC ricostruite digitalmente, cliccare sulle 10 opere esposte e leggerne le schede informative.

Non è così raro trovare opere d’arte in edifici pubblici. C’è anche una legge statale (la numero 717 del 1949, “Norme per l’arte negli edifici pubblici”), purtroppo in gran parte disattesa: prevede che lo Stato, le Regioni e gli Enti locali debbano destinare all’abbellimento degli edifici pubblici almeno il 2 per cento della spesa totale prevista dal progetto di esecuzione o di rifacimento. Anche la Regione Emilia-Romagna di recente ha ribadito l’importanza dell’inserimento di opere d’arte in infrastrutture e edifici pubblici in caso di loro edificazione o recupero: si veda la legge 16 del 2002 “Norme per il recupero degli edifici storico-artistici e la promozione della qualità architettonica e paesaggistica del territorio”.

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