Minori, in via di conclusione il corso di formazione per bibliotecari e insegnanti

18.02.2013

Minori, in via di conclusione il corso di formazione per bibliotecari e insegnanti

Si avvia a conclusione anche il secondo modulo del ciclo di incontro per insegnanti e formatori promosso dalla Biblioteca di Imola nell’ambito progetto Alla luce delle regole. Giovedì 21 febbraio, alle ore 17.00, sarà la volta del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Luigi Fadiga e di Vincenza Pellegrino, sociologa  dell’Università di Parma. A chiudere il percorso sarà dunque una lezione di taglio socio-giuridico sui diritti delle persone minori di età dal titolo “Diritti dei minori: perché tanta enfasi?”.

Il 7 febbraio scorso è stata invece la volta di Luigi Guerra, Direttore del Dipartimento di Scienze dell'Educazione «Giovanni Maria Bertin» dell’Ateneo di Bologna, con un intervento dedicato al tema "Nuove tecnologie  diritti". Non si può parlare di tecnologie e, a maggior ragione, di nuove tecnologie - ha detto Luigi Guerra – in apertura dell’intervento senza prima partire da un’analisi del concetto di “tecnologia”. Spesso utilizzato per indicare in modo generico una macchina o un insieme di macchine, il termine – ha sottolineato Guerra - nasce dalla fusione di due parole: tèchne e logos. E’ cioè il prodotto della tecnica, intesa come insieme delle norme applicate e seguite in una attività, e del logos, cioè del pensiero. Ogni tecnologia, anche nuova, implica quindi un metodo e una strategia nell’identificazione degli obiettivi e dei mezzi per raggiungerli. Ricalcando le parole di Galimberti, Guerra ha quindi ricordato come il problema oggi non sia tanto cosa possiamo fare noi con gli strumenti tecnici che abbiamo ideato, ma che cosa la tecnica può fare di noi. La continua accelerazione dell’innovazione tecnica sta infatti portando a uno scenario del tutto nuovo: la tecnica diventa più fine che strumento o, perlomeno, fine e strumento insieme. Tutti gli scopi e i fini che gli uomini si propongono sembrano potersi raggiungere solo con la mediazione della tecnica. Ma senza il logos o,  meglio, esternalizzando il logos ad altri, a chi produce la tecnica. Secondo Guerra, non si tratta quindi solo di garantire il diritto di accesso ai media e alle tecnologie, di combattere il digital divide, ma di garantire anche una buona educazione all’uso dei media. Una buona educazione dona consapevolezza e strumentalità di base, insegna ad imparare, e restituisce all’uomo la capacità di utilizzare gli strumenti, restituisce cioè la padronanza della tecnica. E’ techne e logos insieme.

Gli incontri sono continuati mercoledì 13 e mercoledì 20 febbraio con Ketty Parente, esperta di filosofia, e si concluderanno giovedì 21. Il percorso formativo rientra fra le attività proposte dalla Biblioteca di Imola in collaborazione con l'Assemblea legislativa per favorire la diffusione della cultura dei diritti e della cittadinanza attiva sul territorio regionale.

Per saperne di più, visita il sito del progetto.

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