La memoria del passato, la vigilanza sul presente (C. Delbo)

Memoria

Soggetto coordinatore: Liceo Laura Bassi di Bologna

 

Rete: Fondazione Memoria della deportazione, ISREC di Bergamo, Liceo Lussana di Bergamo.

Il progetto si basa sull'incontro con la figura di una deportata francese, Charlotte Delbo, attraverso la lettura e l'analisi dei suoi testi, dove descrive la sua esperienza di deportata, ma anche il suo impegno a leggere gli eventi a lei contemporanei (le donne di Paza de Mayo, il regime dei colonnelli e la guerra di Algeria) alla luce della sua esperienza.

Questi testi e la mostra da allestire a scuola costituiscono la guida per il viaggio della memoria a Ravensbruck e Berlino.


 

 SVILUPPI PROGETTUALI:

 L'attività si è così articolata:

-      14 novembre 2018 incontro su Charlotte Delbo con lettura e analisi, la conferenza aveva lo scopo di preparare gli studenti al viaggio: relazioni di Thierry Guichard e Elisabetta Ruffini curatrice delle traduzioni su Charlotte Delbo in Italia

 

-      Novembre 2018 visita al campo di Ravensbruck e a Berlino e Wannsee sulle orme di Charlotte Delbo 

-      19/01/19 incontro a Milano, presso la sede della Fondazione Memoria della Deportazione, con il Liceo Lussana di Bergamo in vista dell’allestimento della mostra su C. Delbo 

-      5/02/2019 fase organizzativa presso una aula della scuola al fine di suddividere i compiti: gruppo allestimento della mostra , gruppo organizzativo audio e videoper ampliamento della mostra con le rielaborazioni fatte dai ragazzi, gruppo guide e  gruppo pibblicità 

-      20/02/2019 Inaugurazione della mostra alla presenza della Direttrice della Alliance francaise di Bologna, della rappresentante di ConCittadini R. Manari, della direttrice dell’Ist. Storico di Bergamo e curatrice della mostra E. Ruffini, del vicario generale episcopale della Diocesi di Bologna mons. S. Ottani del vice preside dell’istituto T. Guichard adulti e studenti. La visita alla mostra è stata guidata da alcune studentesse.

 L’appuntamento del 19 febbraio ha rappresentato l’incontro fra la figura di Charlotte e i ragazzi, che essi hanno approfondito restituendo testi in forma di intervista immaginaria o lettera a lei e alle figure che hanno popolato la sua esperienza nel lager: le compagne, le Kapo’, i figli delle SS.

La storia e la personalità di Charlotte sono state raccontate al pubblico, composto da studenti, docenti e genitori, da Elisabetta Ruffini, Direttore dell’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e curatrice della mostra “Una memoria mille voci”, allestita nella scuola e della quale gli studenti sono stati guide al termine dell’iniziativa.

Erano presenti: Rosi Manari per conCittadini, il Vicario dell’Arcivescovo, l’Aned, il Centro di Cultura Francese.

 

La mostra è  arrivata in Assemblea il 4 aprile 2019, con una mattinata di approfondimento e condivisione:

È disponibile il fotoracconto dell'evento.

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