Istituto Professionale Statale Artigianato e Servizi "Aldrovandi Rubbiani" di Bologna

Memoria

Titolo: Il vestito di Irma 

 Rete: Istituto Parri, ANPI 

 Il progetto “Il vestito di Irma” prende le mosse dalle parole con cui la partigiana Laura Lombardo Radice descrive il vestito che indossava Irma Bandiera quando è stata uccisa dai nazi-fascisti:   

 «Mi hanno fatto vedere il vestito di Irma Bandiera ragazza partigiana; quello di quando i tedeschi l'hanno fucilata l'estate del '44. Un abitino di cotonina rosso a pallini bianchi, abbottonato davanti, fino in fondo alla gonna. Fa pensare alle gite domenicali al mare, di giugno […], alle scampagnate in bicicletta. […] Ora, ci sono i grumi nerastri, striature di bruciato al petto, sui fianchi, perché Irma a vent'anni l'hanno ammazzata che portava quel vestitino rosso, il 13 agosto 1944. Atroce pensare a qualcuno, uomini, che abbia preso la mira, puntato, sparato addosso a quella vestaglietta da bambina. […] Atroce, atroce. Questa parola mi martella il cervello. La più atroce delle tante immagini atroci. […]. Se chiudo gli occhi vedo, da un immenso esercito di morti grigi, colore di terra, venire verso di me la ragazza sconosciuta, col suo vestitino rosso a pallini bianchi».  

Si tratta di una descrizione vivida e toccante che riesce a restituire il senso di una giovane vita spezzata dalla ferocia nazifascista. Facendosi guidare da queste parole e da un rigoroso approfondimento storico e biografico, la classe 4CM dell’indirizzo moda dell’IPSAS Adrovandi Rubbiani curerà la progettazione e la confezione di un abito di grandi dimensioni (circa 4,5 m). Il vestito sarà poi tagliato in diversi pezzi, a testimoniare la furia con cui i nazi-fascisti hanno «sparato addosso a quella vestaglietta da bambina». Il 21 aprile 2023, i brandelli dell’abito saranno portati in corteo dalla sede dell’istituto fino al parco di Villa Spada e lì, presso l’anfiteatro del Monumento alle cadute partigiane, le studentesse e gli studenti ricuciranno quel «vestito di cotonina rosso a pallini bianchi» e, allo stesso tempo, riannoderanno i fili della memoria.

 

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