Istituto Alcide Cervi: La lettura rende liberi
In questo primo appuntamento, si farà una lettura dal libro di Camilla Poesio, Il confino fascista. L'arma silenziosa del regime. Un argomento del quale molto si è parlato, ma sul quale quasi nulla è stato scritto, una punizione nata nell’Italia fascista, ma puntualmente applicata anche nella Germania nazista.
Al termine verrà offerto un aperitivo.
Con il progetto “La lettura rende liberi” l’Istituto Cervi si propone di approfondire e portare alla discussione alcuni temi relativi al Fascismo, l’antifascismo e la Resistenza.
E' infatti tema urgente quello di richiamare con forza – in questo particolare frangente storico – i valori
dell'antifascismo e della Costituzione, di mettere in atto azioni concrete a difesa della cultura democratica, a
partire da una rinnovata conoscenza dei fatti storici. Dunque elementi nuovi di ricerca e sollecitazioni ad
affrontare argomenti che sono stati fino ad ora poco studiati o completamente ignorati, ma centrali per la
nostra storia.
La proposta è quella di discuterne con alcuni storici e autori di libri che possono considerarsi di rilievo per il
contributo di riflessione e per le novità di cui sono portatori, e perchè in grado di dirci cosa resta da fare o
sarebbe auspicabile si facesse.
Un modo fra gli altri per fare del Cervi un punto di riferimento sulla nuova ricerca. sulla 'rialfaberizzazione'
all'antifascismo, sul da farsi.
Una prima serie di dibattiti avrà luogo a partire da settembre, per discutere con:
- Camilla Poesio, Il confino fascista; un argomento del quale molto si è parlato, ma sul quale quasi nulla è stato scritto; una punizione nata nell’Italia fascista, ma puntualmente applicata anche nella Germania nazista (22 settembre 2012);
- Roberta Mira, Tregue d’armi; si tratta di tregue pattuite (discusse o tacitamente osservate) fra partigiani e Wehrmacht nel corso della Resistenza, patteggiamenti a volte voluti dagli stessi nazisti che riconoscevano nei partigiani un nemico reale con cui trattare come in una “normale” guerra guerreggiata (27 ottobre 2012);
- Luciano Casali – Alberto Preti, Identikit della Resistenza; l’aver ricostruito, ad oltre sessanta anni di distanza, l’identità di quasi ottantamila partigiani emiliano-romagnoli mette in discussione una serie di postulati che si credevano assodati sulla Resistenza in Emilia Romagna (10 novembre 2012).
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Per informazioni:
Responsabile del progetto
Paola Varesi
tel.0522 678356