I 100 anni dell'Associazione mutilati e invalidi di guerra
Per celebrare il primo centenario del Manifesto al Paese, l'Assemblea legislativa e l'Associazione Mutilati di Guerra hanno promosso il convegno "1917/2017 – 1918/2018. Celebrazione centenari della nascita e costituzione dell'Anmig", che si è tenuto il 3 febbraio nei locali di viale Aldo Moro 50.
Nel 1918, a un anno esatto dalla nascita dell’Associazione Mutilati di Guerra e al termine della Grande Guerra, veniva pubblicato il manifesto degli ex combattenti rivolto alla nazione italiana alle prese con il primo dopoguerra: riconversione da industria di guerra e industria di pace, reinserimento lavorativo e sociale degli ex militari, ricostruzione delle zone martoriate, impegno a risolvere le diseguaglianze sociali che la guerra aveva acutizzato, ma che erano già ben presenti nella società italiana.
La giornata ha visto, dopo il messaggio di saluto della presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna Simonetta Saliera, gli interventi di Giorgio Pancaldi, presidente comitato centrale e Anmig di Ferrara, Mariella Poli, presidente regionale Anmig, Claudio Betti, presidente nazionale Anmig.
"Ricordare il Manifesto al Paese- ha spiegato la presidente Saliera- vuol dire rendere merito a chi, un secolo fa, capì che la Grande Guerra non era stata l’ultima di quelle risorgimentali 'd’élite', ma la prima delle guerre moderne: con effetti sui civili e con la necessità di sanare le ferite che esse lasciano nella popolazione, nel mondo del lavoro e dell’impresa, nel tessuto civile della nazione quando smettono di tuonare i cannoni."
Plauso all'iniziativa del parlamento regionale è arrivata dall'Anmig nazionale che, nel numero di dicembre del “Notiziario”, la pubblicazione mensile dell'Associazione, ha definito il convegno "l’avvenimento più importante dell'anno per l'Anmig: la Regione Emilia-Romagna è la prima in Italia a fare proprio il significato del centenario della nostra Associazione che, dal 1917, con il suo operare ha certamente ampiamente contribuito nel dare all'Italia maggiore democrazia e libertà, rafforzando le istituzioni repubblicane e sconfiggendo il terrorismo politico".