Tempo d'esilio. L'Emilia-Romagna a fianco del popolo cileno
L'11 settembre 2018, a 45 anni di distanza dal golpe militare di Augusto Pinochet che nel 1973 pose fine al governo democraticamente eletto del Presidente socialista Salvador Allende, l'Assemblea legislativa ha voluto celebrare il sacrificio di Allende e del popolo cileno e confermare il legame che unì la nostra terra ai cileni in fuga dalla dittatura. E lo ha fatto insieme ai più importanti istituti storici dell'Emilia-Romagna (Istituto Parri, Fondazione Gramsci, Associazione Orlando e Università di Bologna) e il Museo della Memoria di Santiago del Cile, la massima autorità cilena in materia.
Il convegno "Tempo d'esilio. L'Emilia-Romagna a fianco del popolo cileno" ha visto il saluto istituzionale della presidente Saliera e l'intervento di Leonardo Barcelò, coordinatore del Comitato Cileno di Solidarietà della Regione Emilia Romagna dal 1983 al 1991, che ha inquadrato storicamente il rapporto tra Cile democratico e Emilia-Romagna. A seguire le ricostruzioni e le testimonianze di Nadia Baiesi (Istituto Parri di Bologna), Maria Chiara Sbiroli (Fondazione Gramsci Emilia-Romagna), Maria Paz Venturelli, Raffaella Lamberti (Associazione Orlando), Francesco Neto e Patrizia Violi (Università di Bologna) e l'avvocato Andrea Speranzoni che da anni segue alcuni dei famigliari delle vittime del regime militare.
Durante il convgno è stato proiettato anche un documentario, curato da Gisella Gaspari, Rossella Ropa e Cinzia Venturoli (Istituto Parri) e Alfredo Mignini (Fondazione Gramsci Emilia-Romagna), che racconta le testimonianze di quanti, fuggiti dal Cile perché perseguitati, trovarono in Emilia-Romagna una nuova casa in attesa che, anche grazie alla mobilitazione politica di questa terra, il regime militare crollasse e in Cile tornassero libertà e democrazia.