A colloquio con Edith Bruck
La testimonianza di Edith Bruck abbraccia un tempo ampio, lungo un tragitto controverso e accidentato. Incontriamo così gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza (ricondotti non solo al Lager, ma anche alle discriminazioni del prima e dopo Auschwitz); il difficile ritorno dei campi; l'indifferenza del mondo, tra Europa e Israele; la vita che riesplode dopo la prigionia; l'arrivo in Italia, che diviene sua dimora. La sua memoria offre un prezioso contributo per decifrare precise pagine di storia e, quando la forza delle parole invade il presente, ci richiama ad un'assunzione di responsabilità verso la conoscenza e l'interpretazione del passato, proiettando anche nel nostro tempo il peso e il senso della sua riflessione. Edith Bruck sembra dirci, con coraggio, che la rievocazione di un racconto tragico acquista forza se la sua esperienza e i suoi libri danno agli altri, venuti dopo, la possibilità di prendere la parola e dire la loro.
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