Come la favola di Esopo “La cicala e la formica”

01.07.2020

La mia regione...chi l'avrebbe mai detto o pensato di far parte attiva di quell'enorme meccanismo che viene denominato "Regione"....forse può sembrare un sogno, forse solo un profondo momento di assopimento ma è tutto reale...vero...autentico. Quando da bambino sentivo parlare dei "Lavoratori Statali" non ci facevo assolutamente caso, per me era normale.
Normale che vi fossero dei soggetti autorizzati a donare la propria attività culturale, intellettuale e perché no fisica, trasformandola in risorse attive in qualità di pensiero unico verso l'entità della Regione!

Mi ricordo che venni a contatto con gli uffici della Regione nel lontano 2002 (?) e fu già dall'ora un caldo momento d'incontro...con la Signora Terzini (non me ne vogliano se chiamo tutti i soggetti del mio discorso col nominativo Signora!) Perché già dall'ora sono state per me come degli "Angeli custodi", per come sono stato considerato ed accettato, l'avrei capito solo molti anni dopo nella grossa famiglia regionale! Questo è avvenuto non per merito mio, ma per accondiscendente, profondo stato d'animo disponibile, di tutte le persone con le quali sono venuto in contatto. 

Soggetti sono stati (mi si voglia perdonare il freddo elenco dei cognomi, che non rende sicuramente onore al coloro che nomino): la Signora Franca Magli, le magnifiche segretarie, che tanto hanno saputo donarmi; le colleghe dell'ufficio Contenzioso, con Rosa Rita Russo, sempre attive e nella loro catalogazione; tutti gli avvocati del reparto legislativo, i semplici commessi, sempre disponibili, come non citare le guardie sempre attente che mi ricordano il servizio militare nell'Arma dei Carabinieri! 
Assessori con i quali ho collaborato: Vandelli, Gilli, Muzzarelli, Saliera, Petitti ed infine adesso Calvano. 

Quale sorpresa fu poi la mia nel trovare, nella segreteria dell’Assessore, proprio una stretta parente di un ospite della Casa della Carità, centro presso il quale ogni domenica presto la mia attività di  volontariato. 
Sono e sarò sempre riconoscente a tutti gli Assessori ed ai Direttori che mi hanno permesso di continuare l'attività teatrale con Gli Amici di Luca De Nigris, che pur durante l'anno lavorativo, mi ha portato in varie città italiane e anche sul suolo spagnolo. Grande esempio di apertura mentale ed impegno comunitario!

Mi ricordo la presenza della signora Francesca e “Gli Amici di Luca” quando venne a vedere un nostro ancora acerbo spettacolo, qui in fiera (intitolato “Qualcosa è cambiato”) nei primi anni della mia attività.

Allora perché scomodare i soggetti del titolo di quest’articolo, “la cicala e la formica”: questi due insetti perché rappresentano proprio ciò che è stato il mio essere; prima “la cicala”, per il divertimento, le feste, la musica, poi “la formica”, per l’assiduo impegno al servizio con il lavoro. E’ e sarà sempre un così caldo e sensibile motivo di scendere a contatto con il prossimo, cercando di rispettare tutti gli esseri nel loro profondo stato umano e sociale. Mai avrei creduto di arrivare ad ottenere tanto dalla mia esperienza sul posto di lavoro.

Grazie di quindi cuore a tutti coloro che ho incontrato e conosciuto all’interno della mia attività della Regione Emilia-Romagna.

Marco Macciantelli

Ps: Scusandomi, per tutte le persone che non ho citato, ecco  solo alcuni nomi che rimarranno nel mio (ed io nel loro, spero) … cuore: Alessandra, Andrea, Beatrice, Candida, Cinzia, Cecilia, Claudia, Ciriaco, Daniela, Erminia, Egidia, Fabrizia, Fabrizio, Filomena,  Federica, Gian Marco, Gianluca, Grazia, Ivanna, Maurizio,  Marco, Maria,  Lorenzo, Maria Laura, Marica,  Marta, Roberta, Roberto, Raffaella, Rossano, Silvia, Stefano.

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