Vittorio Mascalchi

Bologna 1935 – Forlì 2010

img226.jpgPrima di iscriversi all’ Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1954, intraprende gli studi di architettura a Firenze, senza tuttavia conseguire la laurea. Questa formazione rimarrà comunque alla base di tutta la produzione artistica a seguire che lo porterà a progettare, a meditare a tavolino, ogni opera. Inizia presto ad esporre, ancora in ambito informale ma che presto supererà avvicinandosi ad una forma di New Dada, nella mostra 14+2 curata da Franco Lodoli nel 1957 al Circolo di Cultura di Bologna. Nel medesimo anno vince una borsa di studio del Collegio Venturoli. Nel 1961  tiene  la  prima  mostra  personale,  al Circolo di Cultura, esponendo oggetti di matrice duchampiana, memore di quanto aveva visto durante il suo soggiorno parigino. Prosegue una ricerca espressiva che mai lo abbandonerà, presentando nel 1966 i “Visioggetti” alla Galleria Ferrari di Verona.

Dal 1961 al 1964 e dal 1968 ai primi anni settanta il suo lavoro conosce due interruzioni volute che lo vedono dedicarsi esclusivamente ai versanti della teoria e della didattica. Con la ripresa dell’attività si palesa una matrice concettuale sia nello strumento del quadro, dove però Mascalchi opera per minimi interventi, sia con l’uscita da esso nella tridimensionalità.

E’ chiamato da Giorgio Cortenova a partecipare alle mostre del gruppo “Nuova Pittura” nel quale si riconosce ed aderisce. La sua ricerca lo porta però ben presto ad allontanarsi dallo stesso per intraprendere nuove strade comunicative: dal laser grafico alla computer arte alla videoarte.

Con il ritorno della sua vocazione di pittore, a partire  dagli anni ottanta, in perfetta sintonia con lo scenario internazionale, ma rimanendo comunque ancorato ad una matrice concettuale, ostenta grandi capacità nel ricreare pittoricamente cortecce di alberi e paesaggi.

Dopo aver esposto  in  numerossime  mostre  personali  e collettive dagli anni sessanta ai primi del duemila, recentemente gli sono stati dedicati spazi importanti  nelle mostre alla Fondazione Collegio Angelo Venturoli nelle sedi espositive di Bologna e Crespellano e in quella tenuta, sempre a Bologna, nel 2016-2017 a Palazzo Fava Palazzo delle Esposizioni “Bologna dopo Morandi, 1945- 2015”.

E’ stato docente in diverse Accademie di Belle Arti in Italia e direttore di quella di Bologna.

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Rosso e verde 1975 acrilico su tela cm 152x152 Donazione eredi Vittorio Mascalchi, Luca Mascalchi