Paolo Guglielmo Conti

Budrio (Bo) 1952

img99.jpg“Dai tre ai dodici anni mi sono visto tutti i film in programmazione al cinema del paese, dato che mio padre li proiettava e mia madre era la cassiera, anch’io sono stato macchinista di proiezione, perché da ragazzo davo il cambio a mio padre per qualche ora, credo che vedere tutti questi film mi abbia falsato il senso della realtà, della vita e dello scorrere del tempo”, così testimonia P.G.Conti. Frequenta dapprima il Liceo Artistico di Bologna sotto la guida di Farpi Vignoli, Venturelli, Ugo Guidi ma soprattutto di Carlo Santachiara che imprime una decisa formazione plastica al suo operare. Si diploma all’Accademia di  Belle Arti di Bologna dopo aver frequentato per un anno anche quella di Firenze per seguire il suo Maestro Quinto Ghermandi.

Nei medesimi anni si impiega presso la Fonderia Venturi Arte dove gli vengono commissionate importanti opere per la Fine Art di New York e il Cimitero Monumentale    di Ferrara. Partecipa all’allestimento dello spettacolo “L’inconscio cibernetico” di Gian Franco Ferri, all’Espace Cardin di Parigi.

Terminati gli studi inizia la docenza, prima nel Liceo Artistico di Lovere, poi in quello di Verona per chiudere la carriera in quello di Parma.

Nel 1993 è cofondatore dell’Istituto Patafisico Vitellianense e viene nominato da Enrico Baj “Proconsole onorario”, partecipa quindi alle numerose mostre del gruppo Patafisico assieme a Enrico Baj, Ugo Nespolo, Alik Cavaliere, Vincenzo Accame.

Parallelamente all’attività di scultore è impegnato a ricoprire cariche istituzionali: assessore  all’urbanistica per il comune di Viadana dal 1993 al 1997,  direttore della Galleria Civica d’Arte Girolamo Bedoli, Viadana, dal 1995 al 2001, fino al più recente incarico di direttore della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Viadana.

Nel 1997 inizia una ricerca espressiva di più ampio respiro che lo porta ad avvicinarsi alla performance, alla body art, all’installazione compartecipativa con il pubblico. Nel 2001 costituisce il “Gruppo per il poi” (Conti, Cocco e Dallabona) con il quale partecipa nel 2003 alla 50° Biennale Internazionale di Venezia nell’evento collaterale “Bryan Accademy”. Prosegue l’attività espositiva in numerose mostre in spazi privati e pubblici, nel 2016 il Comune di Casalmaggiore, nei prestigiosi spazi  del  Museo  Dotti, gli dedica una grande mostra “Paolo G. Conti, materia, volontà, movimento” dove vengono presentate sculture, opere su carta, installazioni e video di performance. Nel 2017 organizza e partecipa a “Passatempo per il poi” Perfomedia 2017, rassegna internazionale di performance, Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Viadana.

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Ritmico 20141003 Silenzio 2014 ferro, vetro e ready made cm 83x45x40 opera pubblicata in: “Paolo Guglielmo Conti, 2015 opere ultime … o quasi” Ed.pgcontisugoArt-edizioni 2015 opera esposta nella mostra: “Paolo G. Conti, materia, volontà, movimento” Museo Dotti, Casalmaggiore 2016