Ripartono gli incontri della Conferenza dei Garanti regionali

13.03.2014

Si è tenuta lo scorso 11 marzo 2014 a Roma, presso la sede della Regione Toscana, la Conferenza dei garanti regionali.

Presenti i garanti della Campania, Adriana Tocco, coordinatore nazionale della Conferenza; del Lazio, Angiolo Marroni; della Puglia, Pietro Rossi; l’Ombudsman delle Marche, Italo Tanoni; della Toscana, Franco Corleone e dell’Emilia-Romagna, Desi Bruno.

La discussione avviata dalla coordinatrice ha posto l’attenzione sui temi della salute e della difficoltà ad accedere alle cure necessarie nelle carceri; sulla necessità di un coordinamento unitario dei garanti regionali e territoriali; sulle novità introdotte dal DL 146/2013 modificato dalla Legge 10/2014 sulla questione dei reclami e l’istituzione della figura del Garante nazionale e gli esiti minimali avuti con gli emendamenti proposti alla legge.

Dopo gli interventi di tutti i Garanti presenti si è definito il nuovo coordinamento nazionale, strumento utile dei tre livelli, regionale e comunale-provinciale, per affrontare i temi di carattere generale come il diritto alla salute, al lavoro e allo studio; le relazione con le persone a qualsiasi titolo ristrette italiani e stranieri; le condizioni delle persone ristrette, il sovraffollamento e la relazione con l’istituenda figura del Garante nazionale. Operativamente il Coordinamento, definito Comitato, si comporrà di sei membri: tre in rappresentanza dei Garanti regionali, nominato in seno alla conferenza regionale, e tre in rappresentanza dei Garanti territoriali, nominato dai garanti comunali e provinciali. Il Comitato si doterà di due portavoce. Due volte all’anno sarà convocata l’assemblea di tutti i garanti e saranno costituiti dei gruppi di lavoro per affrontare e approfondire temi specifici.

La Garante dell’Emilia-Romagna è stata incaricata alla stesura di una bozza di regolamento da sottoporre all’approvazione dell’assemblea.

La riunione si è conclusa con l’impegno a realizzare un convegno nazionale sul tema della salute in carcere e ad organizzare incontri con i nuovi referenti istituzionali di riferimento (Ministro e Sottosegretario alla giustizia; commissione giustizia) ma anche con l’attuale capo del DAP e con il Presidente dei Magistrati di Sorveglianza.