Probation e messa alla prova negli Uffici Esecuzione Penale Esterna dell'Emilia-Romagna

13.03.2018

Probation e messa alla prova negli Uffici Esecuzione Penale Esterna dell'Emilia-Romagna

Il convegno, promosso dall’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per l’Emilia-Romagnae le Marche, le Università di Parma e Bologna, l’Ordine regionale degli Assistenti sociali in collaborazione con il Garante regionale delle persone private della libertà personale e il Policlinico Sant’Orsola, è nato dalla volontà di restituire i dati ed esporre le attività del progetto MO.MAP Monitoraggio Ordinanze di Messa Alla Prova. Introdotta nel 2014 dalla legge 67, la Messa alla prova è una forma di probation giudiziale, già utilizzata per i minori ma innovativa per gli adulti, che consente all’imputato, su sua richiesta, di sospendere il procedimento penale (nella fase decisoria di primo grado per reati di minore allarme sociale) e di svolgere un lavoro di pubblica utilità in favore della collettività. La ricerca, condotta da studentesse delle Università di Bologna e Parma, si è sviluppata tra il 2016 e il 2017 e ha interessato circa 130 ordinanze di Messa alla prova seguite dagli UEPE di Bologna e Reggio Emilia. I dati emersi dai fascicoli mostrano una situazione tendenzialmente omogenea: la maggior parte di coloro “messi alla prova” sono italiani, di sesso maschile, imputati per violazione al Codice della strada e con un lavoro stabile. Diversa invece la situazione evidenziata dalla fascia di età degli imputati e dall’ambito di attività dell’Ente presso cui lavorano: se nel territorio di competenza dell’UEPE di Bologna la fascia di età prevalente è quella che va dai 28 ai 37 anni e vede i “messi alla prova” impiegati in prevalenza in attività di segretariato sociale, dai fascicoli dell’UEPE di Reggio Emilia emerge che i messi alla prova hanno per la maggioranza dai 48 ai 57 anni e sono impiegati in attività di manutenzione del verde pubblico e del patrimonio culturale.

“L’istituto della Messa alla prova coinvolge saperi diversi che appartengono alla cultura del diritto e del servizio sociale. Saperi che vanno uniti, che devono lavorare in sinergia, pur mantenendo ognuno le proprie specificità.” ha dichiarato Marighelli, nel corso dell'iniziativa.

Alla giornata, intensa e densa di contenuti, hanno partecipato diverse professionalità: docenti, rappresentati delle Istituzioni ed esperti del settore hanno riportato testimonianze ed esperienze. In apertura Roberta Mori, Presidente della Commissione per la parità e diritti delle persone dell’Assemblea ha sottolineato che “se la rieducazione concretamente si traduce in una solidaristica offerta di opportunità da parte del sistema al reo, la Regione Emilia-Romagna ha fatto dell’investimento sui diritti, sulle garanzie sociali e sulle pari opportunità un elemento strutturale delle politiche di sviluppo. In particolare – ha continuato Mori - il nuovo Piano sociale e sanitario 2017-2019 ha dedicato la scheda attuativa n. 8 alla promozione della salute in carcere, umanizzazione della pena e reinserimento delle persone in esecuzione penale, rendendo di fatto esigibile in linea con il probation system europeo percorsi coordinati fra sistemi di esecuzione della pena intra ed extramurario, in stretto raccordo coi Servizi Sociali Territoriali”.

Il Garante ha poi sottolineato che “la Messa alla prova è a tutti gli effetti una pena, e come tale una sofferenza. Dal punto di vista dell’assunzione della propria responsabilità e del reinserimento sociale il fatto che una persona accetti di sottoporsi ad una prova è un segnale estremamente positivo”. Marighelli ha segnalato una recente circolare INAIL (n. 14/2018) che detta disposizioni per l’assicurazione INAIL di persone impegnate in attività volontarie e gratuite in esecuzione penale. “Abbiamo ancora tanto da fare – ha chiuso il Garante - ma le testimonianze che abbiamo sentito ci hanno raccontano esperienze che esprimono la forza riparativa della messa alla prova con lavoro di pubblica utilità a favore della collettività”.

Materiale utile

Locandina dell'evento
Comunicato stampa
Galleria fotografica

In cartellina:
La ricerca MOMAP - Scheda di presentazione
La messa alla prova, di cosa si tratta
L'Ovile
Convenzione tra Ministero della Giustizia e Azienda Ospedaliera Sant'Orsola Malpighi 2016/2017

Alcuni interventi dei relatori:
Chiara Scivoletto/Matteo Davide Allodi - Messa alla prova, interviste/Messa alla prova, questionari
Elisa Ciccone/Andrea Coso - Progetto Momap
Francesca Mantovani/Gabriele Manella - Ricerca Momap, alcuni risultati
Susanna Vezzadini - Dalla parte delle vittime

 

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