Diritto allo studio in carcere, protocollo tra Università di Ferrara e amministrazione penitenziaria

13.01.2016

Diritto allo studio in carcere, protocollo tra Università di Ferrara e amministrazione penitenziaria

Da quest'anno anche i detenuti del carcere di via Arginone potranno accedere all'istruzione universitaria: lo ha definito un protocollo di intesa di durata biennale sottoscritto alla fine di dicembre dall'Università di Ferrara e dalla Direzione della Casa circondariale. Un passo importante, mosso per favorire l'iscrizione all'Università di Ferrara delle persone detenute, garantendo quel diritto allo studio che il regime di detenzione rende spesso difficile.

Dopo un colloquio motivazionale e di orientamento con un referente dell'Ateneo, gli aspiranti studenti potranno iscriversi ai corsi di giurisprudenza, studi umanistici, economia e management, matematica e informatica; corsi individuati come compatibili con la particolare condizione in cui si trovano i detenuti. E sempre in considerazione delle pecualiari esigenze che derivano dallo stato detentivo, sono state individuate le modalità per poter svolgere le attività didattiche e le prove di esame di profitto e di laurea: teledidattica, videoconferenza o modalità equivalenti permetteranno ai detenuti di seguire il percorso formativo.

Definito anche l'aspetto economico. In linea con l'art. 34 della Costituzione entrambe le parti si impegnano a "garantire ai detenuti capaci e meritevoli, ma privi di mezzi, l'accesso ai gradi più alti dell'istruzione, assumendo iniziative intese a ridurre gli ostacoli di ordine economico".