I giornalisti bielorussi, Premio 2004

Chi sono

logo associazione giornalisti bielorussaL'associazione bielorussa dei giornalisti è formata da quasi mille professionisti che operano da sempre in condizioni estremamente difficili per proteggere i diritti dei giornalisti, spesso vittime di intimidazioni, persecuzioni, procedimenti penali o espatri.

Parla l'associazione

videoIn occasione del 20° anniversario del Premio Sakharov, parla Andrei Alexandrei, dell'Associazione bielorussa dei giornalisti, 5 anni dopo l'assegnazione del Premio.

Cosa succede in Bielorussia

LukashenkoAleksandr Lukašenko, il primo presidente della Bielorussia eletto nel 1994, è stato rieletto nuovamente con il 79% dei voti nel 2010 ed è ancora in carica. Una vittoria scontata, se si considera la repressione quotidiana subita dall’opposizione e il monopolio assoluto del governo sui media. La protesta seguita alla proclamazione del responso elettorale, la cosidetta primavera di Minsk, è stata purtroppo sedata nel sangue. Oggi anche la situazione economica e finanziaria del paese è disastrosa: la corruzione dilaga e l'inflazione è a livelli altissimi.

Lo sapevate che?

immagine bieloLa lingua ufficiale in Bielorussia è, ovviamente, il bielorusso. Tuttavia gli abitanti parlano sempre russo. Nelle scuole il bielorusso è la lingua madre ma vengono dedicate solo 2 ore la settimana al suo studio e tutte le altre materie sono in russo. Per questo è un po' considerata da alcuni "la lingua della ribellione".

Cose incredibili

kgb lukashenkoLa Bielorussia, nonostante abbia ottenuto l'indipendenza dalla Russia dal 1991, è l'unica repubblica ex-sovietica dove esiste ancora il KGB. Non solo. E' anche lo Stato più vicino all'Europa dove la pena di morte è ancora in vigore.

Cosa fanno

giornalistaCome nasce - L'associazione bielorussa lavora per migliorare la sensibilità pubblica nei confronti dei diritti costituzionali relativi alla libertà di informazione. In particolare difende i diritti dei giornalisti soprattutto nei momenti di crisi come nel periodo di contestazioni violente prima delle elezioni presidenziali nel 2010.

assegnazione premio sacharovObiettivi - Lo scopo dell'associazione è sempre stato quello di liberalizzare i regolamenti giuridici dei mezzi di informazione e di incoraggiare il giornalismo etico e di qualità elevata. Sin dalla sua istituzione è stata la principale associazione per l'indipendenza della stampa in Bielorussia con l'obiettivo principale di offrire al pubblico informazioni più imparziali, complete, tempestive e vicine alla realtà. Premiata nel 2004 con l'assegnazione del Sacharov, come fonte di ispirazione per i giornalisti di tutto il mondo, l'associazione non hai mai smesso di perseguire questi obiettivi.

Uno di loro: Andrzej Poczobut

AndrzejNel 2011 Andrzej Poczobut, membro dell'associazione bielorussa dei giornalisti e corrispondente del quotidiano polacco Gazeta Wyborcza, fu condannato per aver diffamato con un suo articolo il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, scrivendo, secondo le autorità bielorusse, "menzogne infondate" che ne avrebbero danneggiato "l'onore e la dignità".

gazeta Dopo 3 mesi di carcere, il processo venne tenuto segreto perché in Bielorussia, secondo le parole della stessa Gazeta Wyborcza, "un processo teoricamente pubblico si svolge a porte chiuse, un giornalista che fa solo il suo lavoro è un criminale, la verità è una bugia e le bugie diventano la verità". Il quotidiano polacco pubblicò in prima pagina lo stesso Andrzej imbavagliato sostenendo che alla sbarra c'erano "la libertà di parola, la speranza e il sogno bielorusso della libertà". Anche l'Ue si mobilitò, e gli eurodeputati chiesero con una risoluzione il rilascio del giornalista. Anche per questo, "perché non venne lasciato solo", il giornalista se la cavò con una condanna sospesa per 3 anni. "Persino una dittatura è costretta a fare marcia indietro quando coloro che lottano per la libertà mostrano solidarietà".

polizia e andrzejAncora nel 2012, Andrzej fu nuovamente condannato, accusato di aver influenzato l'esito del processo sull'attacco terroristico della metropolitana di Minsk del novembre 2011. La polizia gli ha confiscato i computer in casa e ha minacciato di “non lasciarlo in pace” finchè non smetterà di criticare Lukashenko. Tuttora è sorvegliato costantemente dalla polizia.

Ma ci sono anche gli orsetti di Anton

orsetti di AntonLa foto non c'è più, ma il disegno rappresenta quello che Anton Suriapin, studente di giornalismo 20enne, aveva fotografato a luglio 2012 e pubblicato nel suo fotoblog: centinaia di orsetti con cartelli inneggianti alla libertà di parola lanciati in Bielorussia da un aereo pilotato da due cittadini svedesi. Per la pubblicazione di questo orsetti Anton è stato arrestato, tenuto in prigione per oltre un mese e rilasciato con l’obbligo di residenza nella sua città.

Un film per capirne di più

Il film "Sogno bielorusso" , pluripremiato in numerosi festival, racconta in prima persona le tristi vicende della Bielorussia: ci fa rivivere la Primavera di Minsk e gli eventi drammatici delle proteste sedate nel sangue dopo le elezioni del 2010. Il film mostra "una società estranea all'autocommiserazione che sa trovare nelle difficoltà la forza di resistere con ironia, fantasia, e con uno sguardo ottimista sul futuro".

La "libertà" di informazione in Bielorussia

vignettaNonostante i notevoli sforzi per migliorare la situazione dei media in Bielorussia, il paese è nella top ten di quelli "più censurati". La legge del 2009 sui mezzi di informazione della Bielorussia consente alle autorità di chiudere i mezzi di comunicazione considerati troppo critici.

I giornalisti locali- Il lavoro è duro per i giornalisti locali che, senza accreditamento, sono una mina vagante: se scoperti, ricevono avvertimenti dal KGB e dalla procura. Il codice penale contiene ancora articoli che prevedono la condanna in caso di diffamazionenei confronti dei funzionari di alto grado.

I giornalisti esteri- I media stranieri devono ottenere una licenza per operare in Bielorussia.

I mezzi indipendenti- I mezzi di informazione indipendenti sono soggetti a discriminazione economica poichè le principali imprese postali, tipografiche e di distribuzione sono gestite dallo Stato e possono rifiutarsi di fornire servizi ai media troppo esplicitamente crtitici, come è il caso di laucni quotidiani regionali: Novy Chas, Gazeta Slonimskaya, Intex Press.

E nel mondo?

mappa libertà stampaLa libertà di stampa non è un diritto per tutti. Ogni anno, Reporter Sans Frontieres stila una classifica e realizza una mappa dei paesi dove questa libertà è più o meno limitata, basandosi sugli arresti, le denunce e la situazione politica dei vari paesi del mondo. Sulla mappa del 2013 sono segnati in nero gli stati dove la situazione è considerata molto seria (come la Cina), in rossomolto difficile (come la Bielorussia e la Russia), in arancione con problemi sensibili, in giallo soddisfacente, in bianco buona. In Ue la Carta dei diritti fondamentali tutela la libertà e difende il pluralismo dei mezzi di informazione e comunicazione: molti stati sono gialli e bianchi, ma c'è anche qualche arancione come l'Italia.

Per saperne di più...

Per saperne di più sulla situazione della libertà di stampa nel mondo:
La classifica mondiale di Reporter Sans Frontieres sulla libertà di stampa nel 2013

Dieci modi per ridurre al silenzio i giornalisti

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