Ricerca e diritti umani: al via la nona edizione del bando René Cassin

Intervista a Matteo Richetti, presidente dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna

Richetti premiaIn questo periodo dove il mondo della ricerca sembra subire qualche colpo e il rispetto dei diritti umani è in alcuni paesi seriamente messo in discussione, l’Assemblea legislativa rinnova il proprio impegno nella promozione della borsa di studio René Cassin che premia le tesi universitarie sui diritti umani. Tre borse di formazione-lavoro di 10.000 euro ciascuna per consentire a giovani tesisti di svolgere un tirocinio professionalizzante di 10 mesi presso le Nazioni Uniti, e quattro borse studio di 2.000 euro per permettere ad altri 4 studenti di frequentare corsi post-laurea in cooperazione allo sviluppo.

Matteo Richetti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, promotrice del bando René Cassin insieme al Programma Universitas delle Nazioni Unite, è lieto di rinnovare questo impegno che si protrae dal 1994.

Sono anni che l’Assemblea collabora con il mondo universitario per promuovere il bando René Cassin. Ormai siamo giunti alla nona edizione. Io credo sia davvero una buona opportunità non solo per i giovani, ma anche per l’intera Regione da sempre attenta a tutelare quei valori di libertà, uguaglianza e giustizia che fondano e hanno sempre fondato la nostra società. Premiare chi contribuisce a diffondere e sostenere questi ideali è quasi un dovere per un ente come il nostro in un periodo come questo.

L’anno scorso, ad ottobre, durante una cerimonia alla quale hanno partecipato noti giornalisti e reporter e persino Ilya Politkovskaja, figlio della celebre giornalista Anna Politkovskaja, è stato Lei a premiare i giovani tesisti. Cosa ricorda di quella giornata?

I tesisti sono stati premiati in una giornata che è stata interamente dedicata alla libertà di informazione. Per questo sono stati invitati famosi giornalisti, come Mimmo Candito di Reporter sans frontieres, Lorenzo Bianchi, inviato in Afghanistan e lo stesso Ilya Politkovskaja che in mattinata hanno parlato alle scuole di Riccione, mentre in serata hanno premiato con me i giovani tesisti che, non bisogna dimenticarlo, saranno loro, in futuro, i primi ad occuparsi della battaglia per il rispetto dei diritti umani e lo faranno con le loro parole ma non solo. Il bando Renè Cassin ha dato loro l’opportunità di scendere realmente in campo e vivere un’esperienza concreta in prima persona. Per trasformare le idee in progetti concreti. Per questo la giornata è stata solenne e importante, e lo sarà anche quest’anno per premiare i nuovi tesisti.

Dallo scorso anno l’Assemblea legislativa si è anche avvalsa della collaborazione con il Programma Universitas delle Nazioni Unite. Che cosa è cambiato?

Sì, i ragazzi che abbiamo premiato l’anno scorso sono stati mandati all’estero nel quadro delle iniziative promosse dal Programma Universitas . Grazie a questa collaborazione è stata data loro la possibilità ai premiati di usufruire di una rete di ricerca e formazione nel campo della cooperazione ancora più ampia.

Cosa devono fare gli studenti per poter partecipare al bando?

Innanzitutto gli studenti devono aver conseguito (nel periodo compreso tra il 1 aprile 2010 e 31 marzo 2011) una laurea di secondo livello in materia di diritti fondamentali e sviluppo umano. Può partecipare, in particolare o chi si è laureato presso una delle Università emiliano romagnole, oppure chi risiede in un Comune della regione, anche se ha conseguito la tesi altrove, anche all’estero. A questo punto non resta che inviare la tesi alla direzione dell’assemblea legislativa e sperare di essere tra i 7 prescelti.

Quali sono le mete di destinazione dei tirocini professionalizzanti?

Le destinazioni che appunto sono aumentate, potranno essere America Centrale e Latina, Senegal, Albania, ma anche Italia, a seconda delle mete indicate dal Programma Universitas e soprattutto in base ai curricula dei vincitori.
L’anno scorso dei tre giovani tesisti premiati, due sono partiti per l’Albania, una per il Salvador.

Qualche novità rispetto allo scorso anno?

Quest’anno una novità riguarda il numero delle borse di studio-formazione di 2.000 euro che da 3 sono passate a 4. Inoltre il periodo del tirocinio professionalizzante per le borse di formazione-lavoro è passato da 9 a 10 mesi. Un’opportunità che abbiamo voluto dare ai giovani perché la battaglia dei diritti umani non si esaurisca.

Intervista a cura di Francesca Mezzadri
gennaio 2011

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