Vola alto. Cittadini si nasce?

(26/11/2012)

manifesto concorsoAl via il concorso rivolto ai giovani tra i 18 ai 30 anni per cortometraggi sul tema della cittadinanza di fatto e di diritto.

"Vola alto. Cittadini si nasce?" è il nome dato al concorso di cortometraggi organizzato dall´associazione Marco Formigoni e rivolto a videomaker tra i 18 e i 30 anni. Chiunque desideri partecipare può presentare il proprio cortometraggio che esplori i vari aspetti legati alla cittadinanza (negata) ai ragazzi di origine straniera nati oppure cresciuti in Italia.

Regolamento- Il regolamento lascia ampio spazio alla creatività: il video presentato, infatti, potrà essere sotto forma di reportage, video-inchiesta o docu-fiction, corto di animazione o cinematografico. Requisito imprescindibile è unicamente quello del soggetto: il video dovrà raccontare in qualche modo cosa significhi essere cittadini di fatto ma non di diritto.
I film potranno essere presentati in lingua italiana oppure realizzati in altre lingue, con sottotitoli in italiano e/o in inglese. I titoli di coda devono contenere i riferimenti e il logo dell’Associazione (scaricabile dal sito).

L’iscrizione al concorso è gratuita. Per iscriversi è necessario compilare il modulo online.La scadenza per la presentazione dei lavori è il 15 aprile 2013, mentre la proclamazione dei vincitori avverrà il 18 settembre 2013.

Premiazione- Il concorso prevede tre premi suddivisi nelle categorie miglior cortometraggio di finzione, miglior cortometraggio d’animazione e miglior documentario, e vuole essere uno spunto di riflessione su quella che l’associazione definisce «tematica cruciale per la democrazia».
La giuria è composta, tra gli altri, da Alessandra Coppola (curatrice del blog “I nuovi italiani” su corriere.it), Gad Lerner e Manuela Kovacs (presidente dell’associazione).

L´associazione- L’associazione nasce nell’ottobre 2010 per continuare l’impegno del giornalista Marco Formigoni, collaboratore di Radio Popolare e PeaceReporter e autore della Lettera aperta di un papà preoccupato, inviata all’allora sindaco di Milano Letizia Moratti e che racconta i timori di un uomo, padre di un figlio nero, in una società sempre più razzista.

"L’Associazione Marco Formigoni ritiene che questo sia oggi uno dei temi cruciali per la democrazia, la convivenza, il rispetto dei diritti della persona umana, la lotta alle ingiustizie e alle sperequazioni, e che quindi vada incoraggiata la capacità di coglierne e raccontarne aspetti, contraddizioni, prospettive.
In Italia non vige lo ius soli, cioè il diritto di avere la cittadinanza del suolo, del luogo in cui si è nati. Vige lo ius sanguinis, cioè conta la discendenza, il sangue dei genitori. In pochi casi chi nasce in Italia da genitori stranieri può ottenere la cittadinanza ma a prezzo di lente e complesse procedure. In altri Paesi come USA, Brasile, Argentina, Francia si è cittadini se si è nati sul posto, si ottiene la cittadinanza direttamente o con alcuni procedimenti abbastanza semplici.
Nei Paesi in cui vige lo ius sanguinis, come l’Italia, cresce una popolazione di senza diritti, popolazione di serie B al servizio di chi ha pieni diritti. Ne derivano disuguaglianze, ingiustizie, persecuzioni, si alimenta una cultura razzista. Molti immigrati non hanno più neppure legami con i Paesi d’origine da cui sono fuggiti per motivi politici o economici, e vivono da apolidi di fatto senza alcun tipo di tutela.
Ci sono molte proposte e pressioni per modificare la legislazione italiana in materia e sanare una fonte di tragedie e iniquità che se non affrontate determineranno crescenti squilibri. Ma le resistenze sono forti e trovano consensi nel timore dello straniero e nelle contraddizioni che crea la crisi economica."

Per maggiori informazioni visita il sito:
www.marcoformigoni.it

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