Reggio Emilia, una struttura sanitaria al posto dell’Opg, ma nel 2014

19.04.2013

Reggio Emilia, una struttura sanitaria al posto dell’Opg, ma nel 2014

L'Opg di Reggio Emilia

Un mese fa, il 21 marzo, il Governo ha approvato la proroga di un anno per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, che era stabilita dalla legge 9/2011 entro il 31 marzo 2013. Saranno soppressi i sei Opg presenti in Italia, di cui uno a Reggio Emilia, e saranno sostituiti con ventuno Rems (residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria), uno per ogni regione. Le Rems saranno gestite dall’Asl.

Le Regioni hanno ora tempo fino al 15 maggio 2013 per presentare un progetto per la realizzazione delle Rems. L’Emilia-Romagna è tra le poche regioni ad essersi portata avanti con i lavori: l’assessore alla sanità Lucenti il 16 aprile ha annunciato che il progetto per il Rems già esiste. Sarà costruita una struttura in un terreno di proprietà dell’Ausl, sempre nel comune di Reggio Emilia, in zona agricola. L’edificio potrà accogliere fino a 36 persone. Al suo interno ci sarà solo personale sanitario; gli agenti di polizia resteranno sul perimetro esterno. L’attuale Opg di Reggio Emilia ha una capacità di 100 posti letto, e attualmente i pazienti ospitati sono 165 (circa lo stesso sovraffollamento delle carceri italiane).

La proroga ha ottenuto diverse reazioni. Da un lato Claudio Menacci, presidente della Società italiana di psichiatria, ha accolto con favore la decisione di rimandare di un anno la chiusura degli Opg, perché sembra l’unico modo per evitare che quasi mille persone attualmente assistite restino privi di cure adeguate – allarme che tutt’ora, nonostante la proroga, Menacci considera valido. Secondo Menacci con la chiusura degli Opg si andrà incontro ad un ulteriore sovraffollamento delle carceri. Inoltre lo psichiatra prevede che nel 2014 ci sarà bisogno di un’ulteriore proroga, soprattutto per le regioni del Centro-Sud, ancora in ritardo nell’organizzazione delle Rems.

Dall’altro, Ignazio Marino non ha digerito la proroga e ha attaccato la scelta del Governo dalla sua posizione di presidente della Commissione d’Inchiesta sul servizio sanitario nazionale, perché, secondo la sua idea, nulla è stato fatto fino ad oggi per queste persone all’interno degli attuali Opg. In un comunicato stampa scrive:

Il governo ha deciso per il rinvio di un anno della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Da Presidente della Commissione d'Inchiesta sul servizio sanitario nazionale sono riuscito a far approvare dal parlamento una legge che oltre a prevedere la chiusura dei manicomi criminali per il 31 marzo 2013 stanziava anche 272 milioni di euro per la costruzione di nuove strutture e 55 milioni di euro ogni anno per il personale medico e tecnico. Ora quei soldi sono lì, fermi, e il governo uscente ci comunica che nulla è stato fatto per più di mille persone che a tutt'oggi continuano a essere internate in luoghi che ledono la loro dignità, luoghi definiti "di tortura" dal Consiglio d'Europa.

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