Pacenews sul tema del carcere e informazione

Se non si ha a che fare con la realtà carceraria, non si conosce granché delle prigioni: si sa solo che ci va chi è colpevole, e una volta chiuse le sbarre, la storia non prosegue. E invece non è così, e di carcere si può parlare - e si parla- in mille modi diversi, non solo sui media tradizionali.

Le riviste sul carcere - In molte carceri italiane i detenuti sono spesso impegnati in attività redazionali: sono numerose le riviste promosse dietro le sbarre che offrono un punto di vista “diverso” e nuovo rispetto a quello dei media tradizionali.
Se ne è parlato durante la V Giornata nazionale dell’informazione dal e sul carcere organizzata dalla Regione Emilia-Romagna e dalla provincia di Bologna, e l’ultimo numero di Pacenews è proprio dedicato a questo tema.

Per mostrare il lavoro svolto in queste attività redazionali, Pacenews dà anche spazio ad alcune di loro: da Ristretti Orizzonti a Sosta Forzata, Io e Caino, Alterego e Carte Bollate, in tutto sono 5 le riviste “recensite” dalla nostra redazione con i link diretti.

Il premio Sacharov 2012 - Ed è detenuto –anche se in una prigione iraniana- il premio Sacharov 2012, il regista Jafar Panhai, “colpevole” di aver diretto e ideato alcuni film che mostrano le difficili condizioni sociali delle donne –e non solo- in Iran. La libertà di pensiero è un diritto non riconosciuto in tutti i paesi: anche per questo, proteggerlo e rivendicarlo soprattutto nei luoghi di pena è indice di democrazia e sviluppo.

Su Pacenews la storia emblematica del primo film di Jafar Panhai “Il palloncino bianco”.

Europa 2020- Oltre ai link utili e ai prossimi appuntamenti in regione, sulla newsletter di questo mese si parla anche di diritti dei cittadini europei : il primo capitolo sulla strategia Europa 2020 riguarda proprio il contesto europeo di crisi e gli obiettivi della strategia. In che modo l’Ue potrà garantire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale?

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