Nobel per la Pace all'Ue: soddisfazione e polemiche

(11/12/12)

logo premio nobelIeri a Oslo è stato assegnato all’Unione europea il premio Nobel per la pace 2012. A ritirarlo, il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Soddisfazione ma anche sorpresa e polemiche.

Pro-Nobel- “Aver trasformato l’Europa da un continente di guerre a un continente di pace”: è questa la motivazione che ha spinto il comitato norvegese per il Nobel della pace ad assegnare al “vecchio” continente il premio quest’anno.

Durante la cerimonia ufficiale è stata anche celebrata la consegna del Premio Sacharov 2012 per la libertà di pensiero a due attivisti iraniani per i diritti umani: l´avvocatessa Nasrin Sotoudeh e il regista Jafar Panahi. Cerimonia simbolica per loro che, non potendo lasciare l´Iran, non hanno ritirato il premio.

“In tempi di incertezze – hanno detto Barroso e Van Rompuy - questa giornata ricorda ai cittadini dell’Europa e del mondo la ragion d’essere dell’Unione: rinsaldare la fratellanza tra le nazioni europee, oggi come domani.”
Barroso ha anche citato non a caso le parole di uno dei padri nobili dell’Ue, Jean Monnet: “Le nazioni sovrane del passato non sono più il contesto nel quale risolvere i problemi del presente”. Per questo è necessario adottare uno sguardo d’apertura che consenta a tutti i cittadini europei di uscire da un’ottica nazionalistica per abbracciare una visione di fratellanza e pace più ampia.

Polemiche- Non sono tuttavia mancate le polemiche per il Nobel all´Ue : da parte di alcuni ex Nobel per la Pace come Peres Esquivel (Nobel nel 1980 per il suo impegno nella ricerca dei desaparecidos), Desmond Tutu (Nobel 1984 per la sua lotta contro l’apartheid) e Mairead Maguire (Nobel nel 1976 per la pace nell´Irlanda del Nord), che hanno inviato una lettera formale di contestazione ricordando che l’Ue è anche impegnata con la Nato in diverse guerre.

Sono numerose inoltre le organizzazioni europee che hanno contestato il Premio considerando come l’Ue sia coinvolta in primo piano nell’esportazione di armi nel mondo (settore che non purtroppo non conosce crisi).
E, in generale, sorgono perplessità non solo da parte degli euroscettici, considerando anche la posizione dell’Ue nei confronti della guerra in Libia e in Siria e le politiche di chiusura di alcuni paesi europei riguardo all’immigrazione.

L´Ue comunque "risponde" devolvendo la vincita del Premio, pari a circa 930 mila euro, a progetti per aiutare i bambini vittime di guerre e conflitti.

I media europei- E i media europei che cosa pensano di questo Nobel? Si tratta di un “premio sorprendente” in un momento di crisi come questo per alcuni giornali, per altri una scelta quantomeno singolare e poco corrispondente alla realtà dei fatti che indica una identità europea non ancora ben definita. Ma anche una “ricompensa inattesa”, un buon premio che può servire da stimolo al popolo europeo in crisi.

FM

Per saperne di più:
Press Europe

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