“L’Italia sono anch’io” arriva in Parlamento

Nei giorni scorsi si è aperta alla Camera la discussione sulla campagna per la cittadinanza e sul diritto di voto agli immigrati "L'Italia sono anch'io".

L’iniziativa è partita lo scorso marzo dal coordinamento “l’Italia sono anch’io” per arrivare nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati. Si tratta di un´istanza giunta "dal basso", promossa da 19 organizzazioni italiane che nel mese di marzo hanno consegnato 110.000 firme al Parlamento, avanzando una proposta tanto necessaria quanto rivoluzionaria riguardo alla concessione del diritto di cittadinanza ai figli degli immigrati nati sul suolo italiano e la possibilità di voto per i migranti regolarmente presente nel nostro Paese.

Oggi in Italia vige la regola dello "ius sanguinis", in base alla quale i bambini "ereditano" la cittadinanza dei propri genitori, e solo al compimento della maggiore età hanno diritto a chiedere quella dello Stato in cui vivono e sono nati. Una regola che non favorisce l´integrazione e che, per di più, mal risponde alle dinamiche economiche e sociali dei Paesi in cui il fenomeno dell´immigrazione ha assunto un ruolo rilevante, Italia compresa. In molti stati di tradizione democratica, infatti, il diritto di cittadinanza si fonda sul principio dello "ius soli", secondo cui chi nasce in quel territorio ne diviene automaticamente cittadino, come negli Stati Uniti o in Canada.

Quello che la campagna "L´Italia sono anch´io" e i suoi sostenitori chiedono è la possibilità di partecipazione politica ed amministrativa, nonché il diritto di elettorato attivo e passivo a livello regionale e locale, di chi, pur non essendo cittadino italiano, sia regolarmente soggiornante in Italia, anche se non in possesso della cittadinanza. La grande mobilitazione volontaria da parte di oltre 100 mila persone su queste due leggi di iniziativa popolare, testimonia che un´evoluzione del diritto in questo senso nel nostro Paese è sentita da molti italiani.

“Alla conclusione della conferenza alla Camera perL´Italia Sono Anch´Io c´era il paese che potremmo essere, vitale, sano, del tutto ragionevole.” (litaliasonoanchio.it)

Per maggiori informazioni
http://www.litaliasonoanchio.it