Io riattivo il lavoro: per combattere la mafia

26.03.2013

Io riattivo il lavoro: per combattere la mafia

L'incontro- Mercoledì 27 marzo alle ore 15.00 presso la Sala delle Armi di Palazzo Malvezzi in via Zamboni 22, a Bologna, si terrà l’incontro "Io riattivo il lavoro" sulla tematica dei beni confiscati alla mafia. L’iniziativa, inserita nell’ambito di rete Civica 2013 per favorire la cultura antimafia, ha anche l’obiettivo di favorire la campagna di raccolta firme promossa da CGIL, Libera, Arci, Avviso Pubblico, SOS impresa, ACLI, per ottenere una normativa di sostegno in favore delle aziende sottratte alle mafie.

La campagna firme- L’obiettivo è raggiungere le 50.000 firme necessarie per intraprendere l’iter di approvazione della legge di iniziativa popolare intitolata “Misure per favorire l'emersione alla legalità delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata”. La legge si propone di “ricostruire le condizioni per assicurare la legalità economica” e stimolare il dibattito parlamentare sulla condizione delle aziende coinvolte dal fenomeno mafioso, e soprattutto dei tanti lavoratori che perdono il proprio posto di lavoro a causa della penetrazione delle organizzazioni criminali e mafiose nella nostra economia.

Un quadro allarmante- Secondo i dati presentati dalla CGIL, in Italia l’economia sommersa, la corruzione e la criminalità mafiosa hanno un costo pari al 27% del nostro PIL (Istat 2011). In effetti, la situazione è preoccupante se si pensa che in Italia dallo scorso anno sono ben 1.636 le aziende confiscate e il 90% di queste sono destinate al fallimento, con circa 80.000 lavoratori coinvolti. Le regioni con il numero più alto di aziende sequestrate e confiscate sono la Sicilia (37%), la Campania (20%), la Lombardia (12%), la Calabria (9%) e il Lazio (8%), ma i sequestri, dall'inizio della crisi, sono aumentati del 65% in tutta Italia. E anche in Emilia-Romagna i dati che vengono presentati (ad esempio nell’ultimo dossier Filo d’europa del centro Europe Direct) testimoniano la vulnerabilità del nostro tessuto economico.

Oltre a discutere del progetto di legge, durante l’incontro verranno anche presentati gli strumenti per arginare il fenomeno: la costituzione di una banca dati delle aziende sequestrate e confiscate, la valorizzazione del territorio, la tutela dei lavoratori, l’uso sociale delle aziende.

L'iniziativa è promossa da Libera Bologna in collaborazione con la cattedra di Sociologia del diritto della professoressa Stefania Pellegrini e dal comitato promotore della campagna.

Per saperne di più:
La campagna Io riattivo il lavoro 
L'incontro di mercoledì 27 marzo e gli altri di Civica 2013

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