I vincitori del Premio Sakharov 2011

Chi ha vinto il Premio Sakharov 2011?

Copertina TimeOgni anno il Parlamento Europeo conferisce un premio a persone o associazioni che si sono distinte nella lotta per i diritti civili e politici, professando idee raramente accolte in una "tollerante" libertà di pensiero. Quest’anno, alla sua 23° edizione, il premio è stato riconosciuto ai protagonisti della Primavera araba, alle persone più rappresentative della grande rivoluzione del Nord Africa, quella rivoluzione che ora prospetta un nuovo futuro per i popoli liberati.

Il premio ai protagonisti alla Primavera araba - La scelta è ricaduta su un´egiziana, un tunisino, un libico e due siriani, tutti in prima linea nella promozione dei diritti umani nei rispettivi paesi e a causa di questo, alcuni imprigionati (come al-Sanusi per 31 anni) e vessati dal regime. La scelta del Parlamento è stata presa (quasi) all’unanimità, con una larghissima coesione fra le varie forze politiche.

Chi sono i premiati - Mohamed Bouazizi, un nome che forse anche molti europei ricorderanno, è stato in un certo senso l´ispiratore di queste rivolte. Con lui e con la sua iniziale protesta, è iniziato tutto. Commerciante nel mercato tunisino, si è dato fuoco per protesta contro gli incessanti tormenti e umiliazioni subiti dalle autorità tunisine. La rabbia e la solidarietà comune scaturite da questo gesto hanno portato alla cacciata del Presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali e scatenato rivolte e cambiamenti vitali in altri paesi arabi come l´Egitto e la Libia, dando avvio a ciò che è stata appunto definita la "Primavera araba".

Asmaa Mahfouz, egiziana, è entrata a far parte del Movimento giovanile egiziano nel 2008, aiutando a organizzare scioperi per i diritti fondamentali. La persecuzione patita da giornalisti e attivisti sotto il regime di Mubarak e anche l´esempio della Tunisia hanno convinto Mahfouz a organizzare una forma di protesta personale. I suoi post su Facebook, Youtube e Twitter hanno aiutato a sostenere le richieste degli egiziani durante le manifestazioni in Piazza Tahrir. Dopo essere stata detenuta dal Consiglio supremo delle forze armate, Mahfouz è stata liberata su cauzione in seguito all´intervento d´importanti attivisti.

Ahmed al-Zubair Ahmed al-Sanusi, libico, conosciuto anche come il "prigioniero di coscienza", ha passato 31 anni nelle carceri libiche dopo aver organizzato un colpo di stato contro il colonnello Gheddafi. Membro del Consiglio nazionale transitorio, sta ora lavorando per "realizzare la libertà e riconquistare la dignità" e veder riconosciuti i valori democratici nella Libia post Gheddafi.

Razan Zaitouneh avvocatessa per i diritti umani, siriana, è creatrice e autrice del blog "Syrian Human Rights Information Link" (SHRIL - Collegamento all´informazione sui diritti umani della Siria). Ha denunciato pubblicamente gli assassinii e gli abusi compiuti dalla polizia e dall´esercito siriano. I sui post sono diventati un´importante fonte d´informazione per i media internazionali. Zaitouneh si nasconde ora dalle autorità che la accusano di essere un´agente straniera e hanno arrestato il marito e il fratello minore.

Ali Farzat, autore di satira politica, è un noto critico del regime siriano e del suo leader, il Presidente Bashar al-Assad. Quando sono scoppiate le rivolte di marzo 2011, Farzar ha iniziato a essere più diretto con le sue vignette e le sue caricature di Bashar al-Assad sono arrivate a ispirare la rivolta in Siria. Nel mese di agosto 2011, le forze di sicurezza siriane l´hanno picchiato violentemente, rompendogli entrambe le mani come "avvertimento", e gli hanno confiscato i suoi disegni.

Le Dichiarazioni di Buzek - Il premio consiste in un attestato e nella somma di 50.000 euro ed è stato consegnato dal presidente del Parlamento Jerzy Buzek il 14 dicembre 2011. Il premio ha una pregnante valenza simbolica ed esprime, data l’assegnazione da parte di un organo politico, una forte solidarietà politica: si parla di legittimazione internazionale per le nuove entità che vanno a crearsi nonché di volontà cooperatrice e di collaborazione per promuovere e aiutare le battaglie in favore dei diritti umani.

Il presidente Buzek ha dichiarato che “queste persone hanno contribuito ai cambiamenti storici avvenuti nel mondo arabo e questo premio conferma la solidarietà e il forte sostegno del Parlamento alla loro lotta per la libertà, la democrazia e la fine dei regimi autoritari“, e ancora che il premio rappresenta “un simbolo per tutte le persone che lavorano per la dignità, la democrazia e i diritti fondamentali nel mondo arabo e oltre“.

Matteo Perrottelli - 2011

Per saperne di più sul Premio Sakharov ed i diritti umani:
Premio Sakharov

Azioni sul documento