Segnalazioni dalle istituzioni europee

Il Consiglio trova l’accordo sulla riforma dell’agricoltura europea
La settimana scorsa i ministri per l’agricoltura dei Paesi dell’Unione europea hanno trovato un accordo sulla riforma della Politica agricola comune (PAC). Accordo però che non è stato firmato da Slovenia e Slovacchia, contrarie al compromesso raggiunto. Compromesso che si discosta per alcuni aspetti dalla proposta formulata dalla Commissione europea.
"Prospettiva zero" ovvero meno morti e feriti sulle strade europee
“Prospettiva zero”, è questo il nome della strategia europea per ridurre i morti e i feriti sulle strade dell’Unione europea da qui al 2020. Come? Investendo in formazione, infrastrutture sicure, nuove tecnologie, veicoli sicuri, servizi di emergenza e pronto soccorso.
Stop al marketing fraudolento: intervento della Commissione europea per un maggior rispetto delle norme contro le pratiche commerciali sleali
La Commissione europea ha illustrato oggi una serie di interventi contro le pratiche commerciali aggressive nell’Unione europea, come le offerte falsamente “gratuite”, la pubblicità propagandistica per prodotti che non possono essere venduti o le sollecitazioni all’acquisto dirette ai minori. La Commissione ha esaminato, a cinque anni dall’entrata in vigore, l’applicazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali e ha annunciato l’intenzione di potenziare il rispetto della normativa per accrescere la fiducia dei cittadini che fanno acquisti nel mercato interno europeo.
Audizione sul Programma di lavoro 2013 della Commissione europea
In vista dell’avvio dei lavori della quinta Sessione europea dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, anche quest’anno la I Commissione assembleare, competente per gli affari europei, farà l’audizione sul Programma di lavoro della Commissione europea. L’audizione si svolgerà il giorno lunedì 25 marzo 2013, ore 15.00, presso la sala Polivalente "Guido Fanti" dell'Assemblea legislativa, Viale Aldo Moro, 50 – Bologna.
La Grande Coalizione: più professionisti per il settore delle tecnologie digitali
Posti di lavoro in esubero rispetto ai potenziali lavoratori. Per quanto possa risultare quasi provocatorio detto in un paese che subisce un tasso di disoccupazione di oltre il 10%, questa rischia di essere la realtà nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) in Europa.
Giornata internazionale della donna: come rispondere alla crisi?
Il ruolo della donna nel mondo del lavoro è tanto importante quanto precario: sono infatti le donne a lavorare meno pagate, spesso in part time e più ostacolate per fare carriera. Il risultato? Sono state maggiormente colpite dalla crisi. L'8 marzo il PE ha deciso di concentrarsi sulle risposte delle donne alla crisi.
Quanto ci costa ogni anno la corruzione?
120 miliardi. E’ la cifra che si perde ogni anno nell’Unione europea per la corruzione. Un fenomeno che spesso è difficile da individuare e combattere, ma che ormai non possiamo più ignorare perché influenza negativamente la crescita economica dei Paesi dove la corruzione è una vera e propria piaga.
Semaforo verde del Consiglio alla Garanzia per i giovani
La scorsa settimana il Consiglio Occupazione, politica sociale, salute e consumatori ha raggiunto un accordo politico per stabilire alcune misure volte ad assicurare ai giovani disoccupati o in cerca di occupazione un periodo di formazione o un lavoro adatto a loro.
L'UE stanzia 50 milioni di euro per la ricerca sulle reti mobili di quinta generazione
La Commissione europea ha annunciato lo stanziamento di 50 milioni di euro per la ricerca sulla tecnologia mobile “5G” (di quinta generazione) fino al 2020, con l'obiettivo di riportare l'Europa in testa nel settore mondiale delle comunicazioni mobili. In passato gli investimenti UE per la ricerca hanno aperto la strada a molte delle innovazioni nel campo della comunicazione mobile che oggi fanno parte della nostra vita quotidiana, l'Ue non intende rinunciare a questo primato.
Parigi e Berlino scongelano l’adesione della Turchia
Eppur si muove! O almeno così sembra, se si presta attenzione alle voci che arrivano dalle cancellerie di Francia e Germania. Nell’ultimo mese infatti i governi di Parigi e Berlino hanno fatto capire che la propria posizione nei confronti dei negoziati di adesione della Turchia all’Unione europea è cambiata.