Stato di diritto negli Stati membri UE: a che punto siamo?

L'ordine del giorno dell’ultimo Consiglio “Affari Generali” del Consiglio dell’Unione Europea ha incluso il dialogo annuale sullo stato di diritto negli Stati membri dell'UE.

La Commissione ha effettuato una valutazione dello stato di diritto nei 27 Stati membri che si concentra su quattro pilastri principali: il sistema giudiziario, il quadro anticorruzione, il pluralismo dei media e altri poteri e controlli istituzionali.

La relazione di quest'anno consolida l'esercizio iniziato con la relazione del 2020, approfondendo la valutazione della Commissione e sviluppando ulteriormente l'impatto e le sfide portate dalla pandemia COVID-19. I capitoli sui paesi, che si basano su una valutazione qualitativa effettuata dalla Commissione, analizzano i nuovi sviluppi dalla prima relazione e il seguito dato alle sfide individuate nella relazione 2020.

Il Rapporto fa parte di sforzi più ampi dell'UE per promuovere e difendere i suoi valori fondanti. Questo lavoro comprende il piano d'azione europeo per la democrazia e la rinnovata strategia per l'attuazione della Carta dei diritti fondamentali, nonché strategie mirate per progredire verso una "Unione dell'uguaglianza". Un altro aspetto correlato è il monitoraggio dell'applicazione del diritto dell'UE e la protezione dei diritti fondamentali ai sensi della Carta, anche attraverso il ricorso a procedure di infrazione.

I ministri hanno tenuto una discussione specifica per paese nel quadro del dialogo annuale sullo Stato di diritto, prestando particolare attenzione alla situazione riguardante Croazia, Italia, Cipro, Lettonia e Lituania

"Lo Stato di diritto è una pietra angolare dell'UE e una garanzia dei nostri diritti e delle nostre libertà. Questa discussione ci ha permesso di affrontare le sfide prima che diventino problematiche. Abbiamo ribadito il nostro impegno a rendere il dialogo sullo Stato di diritto più forte e più strutturato, nel pieno rispetto dei principi di obiettività, non discriminazione e parità di trattamento di tutti gli Stati membri. Questa discussione specifica per paese offre a tutti noi l'opportunità di scambiare migliori pratiche", spiega Gašper Dovžan, sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri sloveno.

Ciò che di particolare è emerso riguarda l’indipendenza percepita del potere giudiziario: due gruppi di paesi si distinguono su questo punto. La grande maggioranza del pubblico percepisce il sistema giudiziario come indipendente in Austria, Finlandia, Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo (più del 75%). Al contrario, Croazia, Polonia e Slovacchia mostrano tassi di fiducia inferiori al 30%.

Inoltre, anche se la condizionalità dello stato di diritto dei fondi europei è entrata ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2021, rimane difficile da attuare. Il regolamento volto a proteggere i fondi UE da un uso improprio da parte dei governi che non rispettano lo Stato di diritto è già stato approvato dal Parlamento europeo, tuttavia i leader dell'UE hanno chiesto alla Commissione di non attivare il meccanismo fino a una sentenza della Corte di giustizia dell'UE.

Se l'argomento ti interessa, approfondiscilo sulla pagina del Consiglio, oppure leggi direttamente il Report sullo stato di diritto.