Open data, ITER IDEA di Reggio Emilia vince l'EU Datathon 2021

 

Aggiornamento del 15/11/21: Doppia vittoria europea per ITER IDEA: la startup vince il premio di categoria “Un’economia che lavora per le persone” ed il premio generale del pubblico agli European Open Data Days 2021, grazie all’app Wonder Wanderlust Women ideata per agevolare il mondo femminile nel realizzare le proprie aspettative nel confrontarsi col panorama estero. Sbaragliata una concorrenza di oltre 96 proposte provenienti da 33 Paesi.

 

“Le squadre dietro le app” è una serie di video realizzati dai finalisti dell'EU Datathon, grazie a cui è possibile conoscere gli ideatori e le loro app nel corso di nove episodi, una volta alla settimana, in vista degli EU Open Data Days. Alle finali del concorso a novembre, le squadre presenteranno le loro applicazioni alla giuria che selezionerà i vincitori.

 

In questo sesto episodio incontrerete 'ITER IDEA', di Reggio Emilia. Sono in competizione con altre due squadre nella sfida numero 2: "Un'economia che funziona per le persone". Il team italiano sta costruendo un portale che facilita la mobilità delle donne. Utilizzando una serie di open data europei, il nuovo portale può fornire informazioni rilevanti per il rilancio della mobilità femminile in una combinazione tangibile di sinergie educative e lavorative. Inoltre, il portale si propone di evidenziare ai suoi utenti alcune informazioni in base al loro background e alle loro preferenze, abbinate a specifiche aree e regioni europee. La realtà si occupa di integrare le tecnologie, i servizi e gli alti standard qualitativi dei migliori cloud provider, in un'unica piattaforma altamente ottimizzata attraverso la quale realizzare qualcosa di nuovo o innovare processi esistenti.

 

“Ispiriamo i nostri clienti verso un'innovazione autentica, con soluzioni su misura che aumentino l'efficienza di processi esistenti e creino nuove opportunità. Avvantaggiati delle risorse offerte dal Cloud acceleriamo il business, anticipando i competitor e avvicinando ai big del mercato”. Si presenta così ITER IDEA, la giovanissima startup, in una delle interviste sul loro lavoro.

 

Guido Mazza, Matteo Carbone e Sara Baroni formano il team dietro ITER IDEA e si sono prestati anche agli intervistatori di UE Datathon per l'intervista, che noi abbiamo tradotto e riportato qui di seguito, in cui si parla dell'app, dell'idea che ha portato alla sua creazione e del perché hanno deciso di partecipare all'UE Datathon.

Per saperne di più su ITER IDEA, guarda il loro video di 1 minuto

 1. Come state procedendo con l'app? Qual è lo stato di avanzamento?

Lo sviluppo dell'app sta procedendo senza intoppi, ma c'è molto lavoro da fare; quindi, puntiamo a utilizzare tutto il tempo che abbiamo per ottenere il miglior risultato per la migliore versione base possibile del prodotto.

Durante questo percorso, abbiamo analizzato più di 4 milioni di righe di dati provenienti da registri di mobilità, insieme ad altri dati preziosi forniti dai portali europei. Abbiamo anche colto l'opportunità di creare una struttura dinamica che è in grado di digerire nuovi dati in modo più rapido e diretto. Completando questi passi, abbiamo anche avuto una percezione più chiara della base totale di utenti che potevamo raggiungere con la nostra piattaforma e questo numero ci ha ispirato ad andare avanti. Nella fase più recente del progetto stiamo ancora elaborando nuovi set di dati e ci stiamo concentrando sul miglioramento dell'esperienza generale dell'utente, assicurandoci che i dati mostrati siano percepiti come utili e chiari.

Il progetto si chiama "Wonder Wanderlust Women".

 

2. Come vi è venuta l'idea di questa app?

Qui a ITER IDEA, crediamo sinceramente che vivere all'estero porti a esperienze che sono essenziali per lo sviluppo personale, l'avanzamento professionale e il miglioramento della vita. Infatti, come studenti, noi stessi abbiamo fatto i nostri semestri all'estero che ci hanno cambiato la vita! L'idea di questa nuova piattaforma si è formata quasi 2 anni fa mentre camminavamo per le strade di Roma. Abbiamo provato a immaginarci come studenti internazionali o giovani professionisti che potrebbero desiderare (o aver bisogno) di fare l'esperienza di vivere in una città, e abbiamo iniziato a farci domande come 'Ho abbastanza informazioni su dove e come iniziare? Perché Roma e non Milano? Carrara sarebbe una scelta migliore per me, dato il mio background, anche se è meno famosa?’. L'idea originale è stata messa in discussione prima dal COVID-19 e poi dalla visione di Sara: entrambe le cose hanno portato sul tavolo l'urgenza di sostenere la prossima generazione di lavoratrici, riflettendo lo scenario attuale e quello a venire. Le giovani donne hanno subito una drastica riduzione delle opportunità e, nel complesso, sono state le più colpite in termini di perdita del lavoro. Fortunatamente, possiamo vedere che sempre più aziende si stanno finalmente impegnando a garantire la parità sul posto di lavoro. Queste aziende dovrebbero quindi essere evidenziate per le persone che cercano nuove opportunità di vita. Ovviamente, per creare un vero cambiamento sappiamo che c'è molto di più da fare che sviluppare semplicemente una piattaforma web. Ecco perché stiamo condividendo la nostra visione con molte organizzazioni (aziende tradizionali e start-up) e associazioni, combinando le loro intuizioni e feedback in un obiettivo condiviso che può estendere la nostra portata reciproca. 

 

3. Perché avete deciso di partecipare all'UE Datathon?

Grazie al centro Europe Direct Emilia-Romagna (a Bologna), siamo venuti a conoscenza del concorso e delle sue sfide. Da allora, abbiamo studiato i progetti precedenti per assicurarci che non ci fosse già una piattaforma simile, e abbiamo anche iniziato a curiosare tra i set di dati alla ricerca di informazioni aggiuntive. Alla fine di questo processo, ci siamo resi conto che la nostra proposta e la nostra visione si adattavano perfettamente alla categoria "Un'economia che funziona per le persone". Quali erano le possibilità di un tempismo così perfetto?

Non potevamo lasciarci sfuggire la possibilità di lavorare e promuovere argomenti che ci ispirano veramente - è un importante messaggio di opportunità internazionale che ci sentiamo onorati di condividere con il mondo!

da Cliclavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

Alla base del lavoro dei team c’è il concetto di rendere accessibili i “dati aperti”.
“Mettere a disposizione gli open data rappresenta una reale opportunità per persone e aziende. Si tratta di oltre 1 milione di dataset che coprono molteplici temi di interesse pubblico; la scoperta del valore contenuto nei dati potrebbe portare vantaggio a un gran numero di cittadini europei”, spiega Sara Baroni, componente del team. “I dati distribuiti pubblicamente dai portali dell'Unione Europea non sono oggetto delle normative GDPR, in quanto non riconducibili in alcun modo a persone fisiche residenti sul territorio dell'Unione Europea. Ad ogni modo il tema della sicurezza dei dati è oggi la priorità numero uno per ogni servizio che usufruisca di tali informazioni. Per questo in ITER IDEA ci appoggiamo a soluzioni di cloud provider all'avanguardia sul tema, in grado di offrire certificazioni periodiche dei server dove i dati vengono processati. I datacenter sui quali solitamente operiamo sono localizzati in Italia”.

La forza del successo risiede sul fatto di coinvolgere fin da subito il più alto numero di utenti senza esclusioni dovute alla tipologia dei dispositivi a disposizione. “Si tratterà di una app “web-native” che sarà fruibile da qualsiasi dispositivo mobile (iOS e Android), oltre che da interfaccia web tramite un comune browser. L'ottimizzazione delle risorse della piattaforma ci consentirà di offrire un servizio gratuito al numero, speriamo alto, di utenti coinvolti”, spiega Guido Mazza.
“Al termine del processo di analisi degli open data – continua - siamo riusciti a identificare circa 30mila destinazioni, integrando un gran numero di informazioni da mettere a disposizione delle giovani donne. Per loro progetteremo un nuovo modo per muovere passi più consapevoli nell'Europa del prossimo futuro; uno scenario rinnovato, caratterizzato da obiettivi di sostenibilità e di inclusività”.

“Nel prossimo futuro spingeremo sulla nuova piattaforma di mobilità, perché crediamo che la tecnologia debba essere in grado di ispirare le organizzazioni verso una reciproca collaborazione su tematiche importanti per il futuro di tutti – continua Matteo Carbone -. L'auspicio è che la nostra iniziativa possa, anche se in minima parte, alimentare l'attenzione sul processo di riduzione del gender gap negli ambienti lavorativi, percorso che, in accordo anche con le proiezioni di Equal Salary Organization, si prospetta lungo e complicato. Inoltre stiamo cercando di promuovere la piattaforma anche in nuovi ambiti applicativi, come Fintech e Digital Health”.

 

Curioso di saperne di più? Scopri tutti i team e le applicazioni attraverso il sito web dell'UE Datathon, guarda i loro video su YouTube, e segui gli aggiornamenti su Twitter, LinkedIn e Facebook, o attraverso la nostra newsletter.