Pubblicato il primo report annuale sullo stato di diritto in UE

Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione lo scorso 16 settembre lo aveva promesso, La Commissione europea avrebbe presto pubblicato il primo report annuale sullo stato di diritto in UE. E così è stato.

Il report fornisce una panoramica su come ciascuno Stato membro tutela questo valore fondativo dell’Unione, che costituisce parte dell’identità comune dei cittadini europei.

Alcuni recenti accadimenti, sia all’interno del territorio UE che al di fuori, rischiano infatti di compromettere l’efficacia dello stato di diritto – ossia la primazia del sistema di leggi sui poteri statuali all’interno di uno Stato. Soltanto con uno stato di diritto forte e ben tutelato è possibile affrontare queste sfide e assicurare la democraticità e gli altri valori della nostra società.

Ciascun Paese europeo ha contribuito alla formulazione del report, il quale analizza sia gli aspetti negativi che positivi dello sviluppo dello stato di diritto, con un focus su:

sistemi nazionali di giustizia

quadri normativi anticorruzione

pluralità e libertà dei media

bilanciamento dei poteri.

L'obiettivo della nuova relazione è dotare l’Unione di uno strumento di prevenzione a tutela di questo valore, e favorire un dibattito inclusivo in materia in tutta l'UE. In questo modo, ciascuno Stato potrà beneficiare degli esempi virtuosi di altri nella definizione di politiche a garanzia dello stato di diritto, evitando al contempo di commettere passi falsi.

Come ha ricordato Didier Reynders, commissario per la Giustizia e i consumatori, “L'obiettivo è quello di promuovere una vera cultura dello Stato di diritto in tutta l'UE e di stimolare un autentico dibattito a livello nazionale e dell'UE."

Le conclusioni del report:

Sistema giudiziario

Le due principali sfide comuni a un gran numero di Stati membri sono: assicurare una vera indipendenza della magistratura rispetto ai poteri esecutivi e legislativi; e adeguare i sistemi giudiziari all’era digitale.

Quadri anticorruzione

Buone notizie circa la definizione di strategie organiche di lotta alla corruzione da parte di molti Paesi, e l’impegno a farlo dei rimanenti. Occorre però un adeguato sistema complementare di attuazione e monitoraggio.

Similmente, si accoglie con favore la notizia che alcuni Stati hanno rafforzato anche la giustizia penale nella lotta alla corruzione. Manca però ancora un’efficace persecuzione penale dei reati di corruzione agli alti livelli.

Libertà e pluralismo dei media

Nonostante un elevato livello di libertà e pluralismo dei media in generale, la cui importanza si è rivelata durante l’apice dell’emergenza pandemica, preoccupa ancora la pressione politica sui giornalisti e sulle regolamentazioni di questa professione in alcuni Paesi.

Sistemi di bilanciamento dei poteri istituzionali

Se è proprio grazie al sistema di checks and balances che si garantisce lo stato di diritto all’interno di un Paese, si accolgono con favore la decisione di alcuni Stati di coinvolgere maggiormente la società civile nelle riforme istituzionali. Resta tuttavia preoccupante l’uso massiccio di legislazione accelerata e di emergenza che si è verificata a causa della pandemia.

Prossime tappe

Adesso il report dovrà essere esaminato da Parlamento Europeo, Consiglio e singoli Stati membri per potere successivamente avviare il dibattito su come potenziare la tutela dello stato di diritto ai livelli nazionali.

Per leggere il report e saperne di più: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_1756.