Legislazione UE in materia di clima – aperte nuove consultazioni pubbliche

Legislazione UE in materia di clima – aperte nuove consultazioni pubbliche

Proseguendo i suoi sforzi per l’aggiornamento del quadro normativo europeo in materia climatica e ambientale, la Commissione europea ha di recente avviato quattro consultazioni pubbliche, tutte accomunate dall’ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

Esse riguardano la revisione di una Direttiva e tre Regolamenti, ed in particolare:

-          Direttiva sul sistema di scambio di quote di emissione dell’UE;

-          Regolamento sulla condivisone degli sforzi (per ridurre le emissioni nocive dei settori non coperti dalla precedente Direttiva);

-          Regolamento sull’uso del suolo, cambiamenti nell’uso del suolo, e silvicoltura; e

-          Regolamento in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi;

al fine di realizzare gli obiettivi del Green Deal Europeo, ed in particolare l’obiettivo (ancora in via di cristallizzazione in legge) di ridurre del 55% le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990 nel Continente.

 

In un’ottica di ampia trasparenza e partecipazione, ciascun cittadino, stakeholder, ONG, e Istituzione è invitato a esprimere la propria opinione in merito alla revisione dei suddetti strumenti normativi entro il 5 Febbraio 2021.

 

Contesto

Il Green Deal europeo è la nuova strategia di crescita dell’UE annunciata dalla Commissione Von der Leyen nel Dicembre dello scorso anno, e che sarà attuata nel corso del suo mandato fino al 2024. Esso comprende non solo la creazione di nuovi strumenti normativi a livello europeo, ma anche la revisione del corpo legislativo in materia di clima, energia e ambiente già in vigore – con il fine comune di definire e realizzare una politica europea forte e ambiziosa.

Tra le nuove misure normative è prevista, ad esempio, la Legge europea sul Clima, la cui approvazione è ancora sul tavolo delle discussioni del Consiglio. Quest’ultimo, infatti, mentre ha già approvato l’intento della Commissione e degli Stati membri di rendere il nostro Continente il primo ad impatto climatico zero entro il 2050, deve ancora esprimersi circa il target proposto dalla Commissione di aumentare il taglio alle emissioni del 55% a livello UE a causa di opposizioni da parte di alcuni Governi.

Al tempo stesso, esistono alcuni Regolamenti e Direttive UE che, nonostante il successo sinora ottenuto, necessitano un adeguamento agli attuali goals europei. Di seguito illustreremo in breve il contenuto e gli obiettivi di ciascuno dei quattro quadri legislativi che sono oggetto delle consultazioni pubbliche in itinere:

Direttiva sul sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS)

Definita il fiore all’occhiello della politica climatica UE, questa Direttiva ha il merito di aver creato il sistema di scambio di quote di emissione più vasto a livello mondiale, contando la partecipazione di ben 31 Stati. Attraverso la fissazione di un tetto massimo comune di emissioni nocive per determinati settori, si è creato un mercato di quote di emissione che gli operatori soggetti alla Direttiva scambiano tra loro, pagando per le emissioni che superano tale soglia. Attribuendo così un prezzo alle emissioni nocive – che cresce progressivamente mentre il tetto di emissioni si abbassa – si incentiva la transizione verso una produzione sostenibile, ed infine un azzeramento delle emissioni di gas a effetto serra in UE.

Regolamento sulla condivisone degli sforzi

Simile alla già menzionata Direttiva ma diverso nell’ambito di applicazione, esso fissa un limite annuale vincolante di emissioni nocive dei settori non coperti dalla Direttiva ETS, come ad esempio i trasporti, gli edifici, l’agricoltura e i rifiuti. Anche qui s’intende aumentare gli sforzi alzando al 43% i tagli alle emissioni entro il 2030 – contro l’attuale 30%.

Regolamento sull’uso del suolo, cambiamenti nell’uso del suolo, e silvicoltura

Tale Regolamento UE è caratterizzato da una speculare ambizione, nota come no debit rule: assicurare che le emissioni provenienti da uso del suolo, cambiamenti nel suo utilizzo o silvicoltura siano compensate da un’almeno equivalente rimozione di anidride carbonica dall’atmosfera nel prossimo decennio. La rimozione avviene infatti in modo naturale grazie proprio ai terreni e gli alberi che popolano le nostre foreste.

Regolamento in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi

Infine, questo Regolamento definisce i livelli di prestazione che i nuovi veicoli per trasporto passeggeri e commerciali devono osservare per contribuire alla riduzione delle emissioni in UE. Anche per questa normativa si prevede una revisione, per fare in modo che sia realizzato il macro-obiettivo comune delle riduzioni del 55% delle emissioni nocive rispetto al 1990 entro il 2030 nel nostro Continente.

Per approfondire: https://ec.europa.eu/clima/news/commission-launches-four-public-consultations-important-step-towards-climate-neutrality_it (in Inglese).