Coronavirus: ecco le misure adottate dalla Commissione europea

La Commissione europea sta lavorando su tutti i fronti, per prevenire la diffusione del virus. Sono stati stanziati 232 milioni di euro, destinati a supportare l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), gli Stati membri e anche alcuni Stati extraeuropei. La Commissione, infatti, si sta impegnando a contrastare il COVID-19 non solo a livello europeo, ma anche a livello globale. I finanziamenti dell'UE contribuiranno all’individuazione e alla diagnosi della malattia, all’assistenza delle persone contagiate e a prevenire l’ulteriore diffusione del virus in questo momento critico.

La Commissaria alla Sanità, Stella Kyriakides, ha annunciato un “piano di azione coordinata” per l’emergenza. Di primaria importanza è lo scambio di informazioni tra il livello centrale e quello locale. Gli Stati membri, infatti, informano costantemente la Commissione sulla situazione interna e si dicono pronti a gestire una eventuale crisi. Inoltre, è stato attivato un servizio attivo 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 per i rimpatri dei cittadini UE dalla Cina.

CoronavirusSul fronte extra-europeo, grazie al Meccanismo Civile di Protezione, l’UE è in grado di fornire aiuti alla Cina. Dal 21 febbraio 2020, la Francia, la Germania, l’Italia, la Lettonia e l’Estonia hanno inviato tonnellate di forniture sanitarie. Per evitare la diffusione del virus a livello mondiale, sono stati stanziati 15 milioni di euro a supporto dell’Africa. 

Cresce la preoccupazione per l’Italia che, tuttavia, non viene lasciata da sola. La Commissaria, infatti, ha spiegato che “una missione congiunta di esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dell'Organizzazione mondiale della sanità si recherà in Italia questa settimana per fornire sostegno alle autorità italiane”. Inoltre, si è complimentata con il personale sanitario italiano per la gestione rapida ed efficiente della situazione.

Per quanto riguarda le mobilità internazionali, sia in entrata che in uscita, l’agenzia Erasmus+ ha consigliato di riprogrammarle e posticiparle. Inoltre, qualsiasi attività che operano nell’ambito dell’istruzione scolastica, dell’istruzione superiore e dell’educazione degli adulti nell’ambito del programma Erasmus+ potrebbe essere annullata sulla base del criterio della “forza maggiore”.

La Francia e la Germania, per il momento, hanno deciso di non restringere l’ingresso di italiani, mentre la Croazia ha sospeso le gite scolastiche in Italia per un mese e il Ministero degli Esteri croato ha sconsigliato viaggi in Lombardia e Veneto.

La regione Emilia-Romagna ha sospeso le attività scolastiche, le lezioni ed esami all’università, manifestazioni ed eventi e ha disposto la chiusura dei musei fino al 1 marzo 2020.