Commissione Europea: il Green Deal sarà alla base della strategia europea per la ripresa post-Coronavirus

Nella giornata di Mercoledì 22 Aprile, il Vice-Presidente esecutivo della Commissione Europea FransTimmermans e la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo si sono confrontati rispetto al futuro del Green Deal, ossia la strategia di crescita per un’Europa verde che mira ad un impatto climatico zero entro il 2050. 

Durante l’audizione, Timmermansha tenacemente difeso il Green Deal, dichiarando che esso ‘non è solo uno strumento per risolvere il cambiamento climatico e la perdita della biodiversità, ma anche il mezzo attraverso cui l’Europa può attuare una strategia di crescita vincente per tuttianche e soprattutto per superare le avversità causate dalla recente crisi pandemica. 

In questo senso, ha invitato gli Europarlamentari a tradurre in legge l’obiettivo cardine della strategia, cioè rendere l’Europa il primo continente ad impatto climatico zero entro il 2050: secondo Timmermans, infatti, questo sarebbe il primo passo della strategia di ripresa post-COVID-19. 

Le sfide legate all’attuazione del Green Dealsarebbero tante e rischiose, come hanno puntualizzato alcune lobbies imprenditorialinel domandare l’abbandono di certi piani d’azione ivi previsti: ad esempio, la trasformazione di aziende con produzioni basate su combustibili fossili in aziende che producono con energie rinnovabili potrebbe causare disoccupazione. Oppure, l’introduzione di limiti di emissione più stringenti potrebbero ostacolare sensibilmente alcune industrie, con ripercussioni sui lavoratori e l’economia. 

Pur riconoscendo tali criticità, il politico olandese ha tuttavia ribadito che i benefici sono numerosi e sorpassano di gran lunga le sfide legate alla Transizione verde. Inoltre, ha aggiuntoche l’emergenza causata dal Coronavirus non deve essere utilizzata come una scusa per abbandonare gli obiettivi ambientali, ma anzi che proprio questi ultimi devono essere il criterio con cui confrontarsi per la ripresa. 

In sostanza, il Green Deal non verrà dunque accantonato – nonostante il pressing di gruppi industriali, i quali invece vorrebbero che si facesse ripartire l'economia mantenendo il tradizionale modello di produzione e consumo, ad elevato impatto ambientale. Al contrario, Timmermans ha domandato esplicitamente al Parlamento Europeo di iniziare a legiferare attuando gli obiettivi enunciati nel Green Deal - in modo che esso sia la base per far ripartire tutti i settori dell'economia. 

Nel concreto, il piano europeo è quello diintervenire settore per settore ‘per rendere le industrie e l’economiaeuropee resilienti e ad impatto climatico zero’. Esempi menzionati includono la necessità di aiutare le imprese edili nella costruzione di edifici isolati e dotati di pannelli solari, sostenere gli agricoltori nel passaggio a pratiche più sostenibili, ed incentivare produttori e consumatori a preferire veicoli eco-friendly, abbandonando quelli a combustibili fossili. 

A tal fine, la Commissione promette almeno per il momento che ogni euro che verrà speso in misure per la ripresa economica nel post-COVID-19sarà legato alla Transizione Verde e Digitale. 

Resta da vedere, a questo punto, se gli Europarlamentari saranno d’accordo e adotteranno leggi per la ripresa ‘verde’.