Sessione europea 2019 dell'Assemblea Legislativa - sintesi risoluzione

SINTESI DELLA PROPOSTA DI RISOLUZIONE (E DELLA RELAZIONE DELLA I COMMISSIONE) PER LA SESSIONE EUROPEA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA PER L’ANNO 2019.

La Regione Emilia-Romagna ha sviluppato negli anni un proprio modello di partecipazione alla formazione e attuazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea regolamentato dalla legge regionale n. 16/2008 (Norme sulla partecipazione della regione Emilia-Romagna alla formazione e attuazione del diritto comunitario, sulle attività di rilievo internazionale della regione e sui suoi rapporti interregionali. Attuazione degli articoli 12, 13 e 25 dello Statuto regionale), modificata lo scorso anno.

 

La Sessione europea dell’Assemblea legislativa costituisce il punto di partenza dell’azione regionale. Questa è, infatti, la sede istituzionale di riflessione politica e confronto su ciò che la Regione ha fatto per adeguare l’ordinamento regionale all’ordinamento europeo, e su ciò che la Regione intende fare con riferimento alle iniziative preannunciate dalla Commissione europea nel proprio Programma di lavoro annuale, con particolare attenzione a quelle considerate di interesse prioritario per il loro potenziale impatto sul territorio e sulle politiche regionali. Per questo motivo la Giunta ha presentato il “Rapporto conoscitivo per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa” predisposto con la collaborazione di tutte le Direzioni Generali che, per ogni settore dell’amministrazione regionale, fa il punto sul rapporto tra politiche regionali e politiche europee e fornisce all’Assemblea legislativa gli orientamenti e le priorità della Giunta sul programma di lavoro della Commissione europea. Grazie all’esame del Programma di lavoro e dei documenti predisposti dalla Giunta, quindi, l’Assemblea legislativa individua le future iniziative dell’Unione europea di interesse per la Regione e formula gli indirizzi alla Giunta contenuti nella proposta di Risoluzione all’o.d.g. dei lavori odierni dell’Aula.

 

In preparazione dei lavori di quest’anno, il 28 gennaio scorso, la I Commissione ha svolto l’udienza conoscitiva sul programma di lavoro della Commissione europea per il 2019. L’audizione ha l’obiettivo di coinvolgere attivamente e in modo trasparente il “sistema regionale” nell’individuazione delle priorità da seguire, sia nel corso dei lavori della Sessione europea annuale dell’Assemblea legislativa, sia nell’ambito delle iniziative che vi daranno seguito. L’audizione ha visto il coinvolgimento dei parlamentari europei della circoscrizione nord-est grazie alla collaborazione dell’Assemblea legislativa con l’Ufficio di informazione a Milano del Parlamento europeo. Nel corso dell’incontro, ai “portatori di interesse” è stato richiesto di formulare le proprie considerazioni, in generale, sulle politiche dell’Unione europea e, in particolare, sulle iniziative valutate di maggior interesse elencate dalla Commissione europea nel suo programma annuale di lavoro.

 

Ai lavori concorrono tutte le Commissioni assembleari in relazione alle materie di rispettiva competenza. La procedura prevede l’assegnazione ogni anno, in sede referente, alla commissione assembleare competente in materia di rapporti con l’Unione europea (I Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali) e alle altre commissioni assembleari, per il parere di loro competenza: del Programma di lavoro annuale della Commissione europea; della Relazione sullo stato di conformità dell’ordinamento regionale all’ordinamento europeo e del Rapporto conoscitivo della Giunta regionale per la sessione europea dell’Assemblea legislativa. I lavori delle commissioni assembleari per la Sessione europea 2019 dell’Assemblea legislativa si sono concentrati quindi sull’analisi dei documenti assegnati1 con la successiva approvazione dei pareri contenenti le osservazioni sulla fase ascendente e discendente per gli aspetti di rispettiva competenza, nonché di indirizzi sulle tematiche politiche valutate di maggior rilievo. Gli approfondimenti in commissione si sono svolti in presenza, e attraverso il confronto, degli esponenti politici e dei tecnici della Giunta regionale.

 

Si sottolinea che il raccordo tecnico e politico tra Assemblea legislativa e Giunta regionale, già a partire dai lavori per la Sessione europea, è un elemento chiave. Questa attività istruttoria preliminare, infatti, è fondamentale per acquisire l’insieme di informazioni e conoscenze necessarie per i successivi lavori delle commissioni assembleari, che si sono conclusi con la redazione e approvazione da parte della I Commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali (referente) della Relazione per la Sessione europea dell'Assemblea legislativa per l'anno 2019 e la votazione del mandato al presidente della I Commissione alla presentazione della Proposta di Risoluzione all’o.d.g. dei lavori dell’Assemblea legislativa di oggi.

 

La Sessione europea dell’Assemblea legislativa di quest’anno è l’undicesima dall’entrata in vigore della legge regionale 16 del 2008 e sarà l’ultima di questa legislatura regionale, di conseguenza, rappresenta l’occasione per fare un bilancio di questi cinque anni di attività della Regione con riferimento alla partecipazione alla formazione e attuazione delle politiche e del diritto dell’UE e per fornire indicazioni e indirizzi sulle prospettive future dell’azione regionale, a poco meno di due mesi dalle elezioni europee che si terranno il prossimo 26 maggio.

 

Dai lavori delle commissioni assembleari di quest’anno e dall’ udienza conoscitiva sul programma di lavoro della Commissione europea sono emersi temi di particolare rilievo politico, già affrontati in precedenza, in particolare: sono state ribadite le principali osservazioni e criticità sollevate sulle proposte della Commissione europea sul Quadro finanziario pluriennale post 2020, sulla prossima Politica di coesione e sulle proposte di regolamento relative ai fondi strutturali e alla Politica agricola comune (PAC) post 2020. Sono emersi, inoltre, indirizzi politici su temi centrali per il futuro delle politiche e degli interventi della Regione sul territorio, quali: ricerca e innovazione, energia, economia circolare, spreco alimentare, turismo, uso e protezione del suolo, concessioni demaniali, occupazione, cooperazione allo sviluppo, nonché indirizzi sulla futura strategia europea per la parità tra donne e uomini, sulla violenza di genere e sul cyber bullismo.

 

Con riferimento specifico all’esame del Programma di lavoro della Commissione europea per il 2019, sono state segnalate come prioritarie le seguenti iniziative:

Un futuro europeo sostenibile (2); Attuazione dell’Accordo di Parigi (4); Completare il mercato unico digitale, con particolare attenzione alla Raccomandazione della Commissione per istituire un formato di cartella clinica elettronica europea (3); Completare l'Unione dell'energia (5); Futuro della politica in materia di energia e clima (6); Un mercato unico equo e a prova di futuro (8); Un processo legislativo più efficiente sul mercato unico (10).

 

Sono stati formulati inoltre precisi indirizzi su alcuni atti europei ancora in discussione presso le istituzioni europee sui quali, per la loro importanza, è stata richiesta una particolare attenzione, soprattutto in considerazione del fatto che su tali atti la Regione Emilia-Romagna ha approvato Risoluzioni con specifiche osservazioni e che, in caso di mancata approvazione definitiva entro il termine della attuale legislatura europea, potrebbero non essere poi ripresentati. In particolare si segnalano: Pacchetto sull'economia circolare (1); Quadro finanziario pluriennale (5), in particolare, le proposte legislative relative alla Politica agricola comune (PAC) post 2020, la proposta di regolamento relativa al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) post 2020 e la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo (FSE+); Pacchetto mobilità e cambiamenti climatici (15); Pacchetto energia pulita (n. 17); Pacchetto l’Europa in movimento (18); Dimensione sociale del mercato interno (30); Pacchetto sui servizi (n. 38); Meccanismo unionale di protezione civile (63).

 

Per quanto riguarda l’adeguamento dell’ordinamento regionale alla legislazione europea, sulla base dell’analisi della documentazione assegnata alle commissioni assembleari, la Giunta è invitata a verificarne la necessità in diversi settori di particolare rilievo quali: ambiente, trasporti, appalti pubblici, energia, ricorrendo se necessario allo strumento della legge europea regionale ai sensi della legge regionale n. 16 del 2008. Sul punto si segnala che molte delle proposte legislative europee sulle quali la Regione ha formulato osservazioni negli scorsi anni hanno concluso il loro iter di approvazione, di conseguenza, molti sono i regolamenti e le direttive richiamate nella proposta di risoluzione che dovranno essere verificati ai fini dell’adeguamento dell’ordinamento regionale.

 

In conclusione, si evidenziano alcuni indirizzi, inseriti nella proposta di risoluzione, per migliorare ulteriormente i meccanismi di partecipazione della Regione Emilia-Romagna, alla formazione e attuazione delle politiche e del diritto europeo e, in particolare, si segnala a seguito dell’approvazione lo scorso anno delle modifiche alla legge regionale 16 del 2008, l’art. 21 quinquies (Norme attuative) che, al comma 1, prevede che “(…) con delibera di Giunta e con delibera dell'Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa, assunte d'intesa, previa informazione alla Commissione assembleare competente, sono disciplinati: a) gli aspetti organizzativi interni alla Giunta e all'Assemblea legislativa che consentano il raccordo tra le strutture esistenti all'interno della Regione Emilia-Romagna, nonché tra queste e le analoghe strutture a livello nazionale ed europeo; b) le modalità per la costituzione e il funzionamento della Rete europea regionale (…); c) le modalità per l'attivazione delle consultazioni informatiche (…); d) le modalità per garantire l'informazione tempestiva e senza eccessivi oneri organizzativi e procedurali (..)”. Sul punto si evidenzia che questi atti dovrebbero consentire di dare attuazione concreta alle disposizioni più innovative della nuova legge regionale 16 che riguardano: il coinvolgimento del territorio nelle attività di partecipazione della Regione ai processi decisionali europei attraverso la costituzione della Rete europea regionale e l’introduzione delle consultazioni informatiche, nonché, la previsione di strumenti che consentano di valutare l’impatto delle politiche europee sul territorio, ex-ante ed ex-post.

 

Questi, quindi, sono i principali “argomenti” della proposta di risoluzione che, sulla base della Relazione approvata dalla I Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, contiene gli indirizzi alla Giunta e gli impegni dell’Assemblea legislativa che guideranno l’azione della Regione Emilia-Romagna nei prossimi mesi con riferimento alle politiche europee, sulla quale è chiamata ad esprimersi oggi l’Aula.