Prosegue la Rassegna "Lux Prize" al cinema Lumière di bologna

Proseguono le proiezioni della Rassegna gratuita dei film finalisti del Premio Lux del Parlamento europeo presso il cinema Lumière di Bologna. Dopo la proiezione simultanea, in numerose città europee, di “Cold Case Hammarskjöld” di Mads Brügger, Il 19 dicembre 2019 potremo vedere “Il Regno” del regista spagnolo Rodrigo Sorogoyen e il 10 gennaio 2020 "Dio è donna e si chiama Petrunya” della regista nord macedone Teona Strugar Mitevska.

Il 27 novembre in Parlamento europeo verrà proclamato il fil vincitore della 13° edizione del Lux Prize, il premio del Parlamento europeo, nato per sostenere la filmografia europea.  

L’ufficio di Milano del Parlamento europeo in Italia, insieme a Europe Direct Emilia-Romagna e il suo sportello Metropolitano presso il Comune di Bologna e la Cineteca di Bologna organizzano dal 2012 presso il Cinema Lumière in Piazzetta P.P. Pasolini 2/b la rassegna gratuita che porta il nome di “Lux Film Days”.

Dopo la proiezione simultanea, in numerose città europee, di “Cold Case Hammarskjöld” di Mads Brügger, Il 19 dicembre 2019 potremo vedere “Il Regno” del regista spagnolo Rodrigo Sorogoyen e il 10 gennaio 2020 "Dio è donna e si chiama Petrunya” della regista nord macedone Teona Strugar Mitevska.

I tre film hanno stili molto diversi ma con alcuni punti in comune: sono di produzione europea e le storie dei loro protagonisti fanno riflettere su politica, valori, tradizioni sfidando i pregiudizi.

Le proiezioni sono gratuite e si accede con i coupon che si possono ritirare presso lo Sportello Europe Direct Metropolitano presso l’URP del comune di Bologna in Piazza Maggiore 6.

Premio menzione del pubblico

Quest’anno sarà prossibile, per tutti coloro che parteciperanno alla rassegna, votare il proprio film favorito entro il 31 gennaio e vincere un viaggio in Repubblica Ceca il prossimo luglio per annunciare personalmente il vincitore del Premio menzione del pubblico al Karlovy Vary International film festival.  Vota il tuo film preferito

Il tre film finalisti:

IL REGNO del regista spagnolo Rodrigo Sorogoyen (coproduzione di Spagna e Francia)

Fino a dove ci si può spingere per mantenere il potere? Un thriller forte e adrenalinico, che affronta il tema della corruzione vista attraverso la caduta rovinosa di un uomo politico di successo e del suo feudo, che sembravano destinati a durare per sempre. Aspri dibattiti, inseguimenti mozzafiato e una stampa che non intende mollare il colpo sono gli ingredienti di questo thriller.

Dio è donna e si chiama Petrunya della regista nord macedone Teona Strugar Mitevska (coproduzione di Nord Macedonia, Belgio, Slovenia, Croazia, Francia)

Un’opera cinematografica potente che ci racconta la storia di una donna che si trova in una posizione normalmente accessibile solo agli uomini. Petrunya, che ha ritrovato una croce ortodossa sacra gettata in un fiume dal un prete, si trova a lottare per l’uguaglianza dei diritti, rifiutando le richieste rabbiose di uomini e preti che le chiedono di restituire l’oggetto sacro. Petrunya è una donna che dà a suo modo un contributo significativo alla battaglia per i diritti delle donne: la più scottante questione sociale dei nostri tempi, che deve ancora guadagnare slancio nei Balcani.

Cold Case Hammarskjöld (Un mistero all’ONU) del regista danese Mads Brügger (coproduzione di Danimarca, Norvegia, Svezia, Belgio, Regno Unito, Germania)

Un’investigazione provocatoria sulla morte, avvenuta nel 1961, del Segretario generale delle Nazioni Unite, lo svedese Dag Hammarskjöld. Hammarskjöld morì in un sospetto incidente aereo mentre era in viaggio per negoziare una tregua nel conflitto nel Katanga, in Congo, in una regione di enorme interesse economico. Hammarskjöld era un politico progressista che voleva impedire che i paesi occidentali come Regno Unito e Francia mantenessero la loro influenza sull’Africa. Una pellicola che ci ricorda come fare cinema possa sollecitare la presa di coscienza pur restando divertente, avvincente e profondamente umanista. È la terza volta nella storia del Premio LUX che un documentario arriva nella rosa dei finalisti.