L’UE pubblica le previsioni economiche d'inverno 2017: pur con il segno + Italia ancora fanalino di coda

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Il 13 febbraio la Commissione europea ha pubblicato le previsioni economiche. La nostra economia cresce, ma meno degli altri paesi UE. Situazione delle finanze pubbliche, problemi del sistema bancario e tasso di occupazione restano i problemi da risolvere per il nostro paese. 

La Commissione europea prevede per l’Italia una crescita dello 0,9% nel 2017 e dell’1,1 nel 2018. Con queste stime di “crescita lenta” siamo in coda alla lista dei paesi europei. 

Sul fronte del debito pubblico l’esecutivo europeo si aspetta un debito al 133,3% del Pil nel 2017 e un 133,2% nel 2018, in pratica si prevede un lento ma ulteriore peggioramento del debito. 

Ancora delicata la questione della situazione delle finanze pubbliche italiane. La Commissione europea non ha sciolto la riserva sulla possibile apertura di una procedura di infrazione, anche se sembra ben disposta verso lo stato italiano. La Commissione Ue "prende nota positivamente dell'impegno preso dal governo per adottare misure di bilancio aggiuntive per un valore complessivo dello 0,2% del Pil entro aprile 2017", si legge nelle previsioni economiche, ma si precisa anche che queste saranno "prese in considerazione non appena saranno disponibili sufficienti dettagli" per valutarne l'impatto sui conti. 

Altro punto delicato è la situazione relativa ai dati sull’occupazione. La commissione prevede una crescita dell’occupazione, purtroppo però non in termini di occupati quanto di ore lavorate. Secondo questa logica la disoccupazione dovrebbe rimanere complessivamente sopra l’11%, avendo l'incremento occupazionale subito un rallentamento dovuto alla fine degli incentivi fiscali. 

Andando a vedere le stime per gli altri paesi UE vediamo la Germania che crescerà dell'1,6%, la Spagna del 2,3%, la Francia dell'1,4% e la Grecia del 3,1%. "L'incertezza politica e il lento aggiustamento del settore bancario pongono rischi al ribasso alle prospettive di crescita dell'Italia", scrive Bruxelles. 

Bruxelles sfoggia per la prima volta un segno + davanti alle previsioni di tutti i paesi Ue ma teme che questo non possa riuscire a contrastare il contesto politico più incerto che mai tra Brexit, Trump e le elezioni in sentore di deriva populista in Paesi chiave come Francia e Germania. Paura evidenziata dalle parole di Moscovici. "I rischi politici" che pesano sulle prospettive di crescita, ha avvertito, "sono presenti in tutta l'Ue, in molti Paesi, e hanno un nome molto chiaro: populismo anti-europeo, con questa volontà che considero assurda e pericolosa, dovunque essa sia e che è presente in Francia prima che in Italia, di voler uscire dall'euro e dall'Ue".

Guarda l'infografica animata sulle previsioni economiche d'inverno