Stabilizzare il Mediterraneo: per i leader locali, un ruolo fondamentale spetta a città e regioni

Stabilizzare il Mediterraneo: per i leader locali, un ruolo fondamentale spetta a città e regioni

Logo dell'ARLEM

Una cooperazione concreta a livello locale tra i paesi del bacino del Mediterraneo è essenziale per gestire le sfide poste dai conflitti in Siria e Libia, dalla migrazione e dai cambiamenti climatici: questo è quanto dichiarato il 19 gennaio dai leader politici locali dell'Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM).

"Le fonti di tensione e instabilità nel Mediterraneo sono tali da richiedere una cooperazione costante e molto concreta", ha dichiarato Markku Markkula, Presidente del Comitato europeo delle regioni e copresidente dell'ARLEM, un'assemblea che riunisce i politici locali dell'Unione europea e dei paesi del Mediterraneo.

L'altro copresidente dell'ARLEM, Hani Abdelmasih, sindaco di Beit Sahour in Palestina, ha dichiarato che "le nostre città devono andare oltre la cooperazione attuata sinora. Ad esempio, la nuova politica europea di vicinato dovrebbe attribuire un ruolo molto più importante agli enti locali."

Nell'assemblea annuale dell'ARLEM, tenutasi a Nicosia, Cipro, sono state adottate otto raccomandazioni e due relazioni - sullo sviluppo urbano e sull'accesso ai posti di lavoro - al fine di definire le politiche adottate dall'Unione europea e dai paesi del bacino del Mediterraneo.

Eleni Loucaidou, vice sindaco di Nicosia e autrice della relazione sull'occupazione, ha particolarmente insistito sulla "lotta contro gli iniqui pregiudizi che colpiscono le donne nel mercato del lavoro", affermando che "la parità di diritti per le donne dovrebbe essere sempre più considerata un presupposto fondamentale" dei finanziamenti dell'UE. Fawzi Masad, responsabile della gestione della capitale giordana Amman e autore della relazione su un'agenda urbana per il Mediterraneo, adottata oggi dall'ARLEM, ha dichiarato che le tendenze sociali - compresa la rapida urbanizzazione in atto nei paesi del Mediterraneo meridionale e orientale - impongono alle città di rafforzare la "resilienza" e creare nuovi posti di lavoro.

I membri dell'ARLEM hanno inoltre concordato alcune iniziative - sotto forma di studi, progetti e collaborazione politica - nei settori della migrazione, della pubblica amministrazione, dell'azione per l'energia e il clima e dei diritti delle donne.

Sono state inoltre presentate alcune specifiche offerte preliminari di sostegno ai comuni della Libia, per la prima volta rappresentata nell'ARLEM. Il sindaco di Tripoli, Abdelrauf Beitelmal, ha individuato la capacità amministrativa, l'assistenza sanitaria, i trasporti, la polizia, la gestione dei rifiuti e l'istruzione precoce come i settori in cui le amministrazioni locali libiche potrebbero trarre particolare beneficio dal sostegno delle città e delle regioni dell'UE. Il sindaco di Nicosia Constantinos Yiorkadjisha proposto di creare una piattaforma tramite la quale gli enti locali dell'UE potrebbero coordinare e convogliare il loro sostegno per la Libia.

Markkula ha appoggiato l'idea a nome del Comitato europeo delle regioni e ha dichiarato che la reazione degli enti regionali e locali dell'UE conferma la fiducia che Federica Mogherini, Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ripone nelle città come potenziale forza stabilizzatrice in Libia.

Più volte, nel corso dell'assemblea, si è fatto riferimento alle migliaia di comunità in tutta l'Europa e nella regione del Mediterraneo che sono oggi messe a dura prova dall'afflusso di milioni di profughi e migranti.

Markkula ha accolto con favore la proposta di un programma di occupazione per i rifugiati elaborato da Eurochambres, un'associazione di imprese provenienti da tutta l'UE.

Anche nelle presentazioni effettuate da tre agenzie delle Nazioni Unite è stata evidenziata la grande sfida rappresentata dal forte aumento di profughi e migranti negli ultimi anni. Raghed Assi, del programma di sviluppo delle Nazioni Unite, ha richiamato in particolare l'attenzione sulla situazione del Libano, che conta il numero più elevato di rifugiati pro capite al mondo. Il Libano sta "sfidando la gravità", ha messo in guardia Assi.

Relazioni adottate:

L'occupazione e lo sviluppo territoriale nella regione del Mediterraneo, elaborata da Eleni Loucaidou, vice sindaco di Nicosia.

Un'agenda urbana sostenibile per la regione del Mediterraneo, elaborata da Fawzi Masad, responsabile della gestione della città metropolitana di Amman.

Dal sito del Comitato delle Regioni