Previsioni di pesca 2016: pesca sempre più sostenibile nell'Atlantico e nel Mare del Nord, grave sovrasfruttamento nel Mediterraneo

Previsioni di pesca 2016: pesca sempre più sostenibile nell'Atlantico e nel Mare del Nord, grave sovrasfruttamento nel Mediterraneo

La pesca europea registra ulteriori progressi verso la sostenibilità nelle aree settentrionali e occidentali dell'Unione: è possibile incrementare le catture, contribuendo così a migliorare le entrate per i nostri pescatori e le loro comunità. Nel Mediterraneo permangono tuttavia gravi problemi di sovrasfruttamento. È questa l'essenza del messaggio che Karmenu Vella, Commissario europeo per gli Affari marittimi e la pesca, ha voluto trasmettere nella relazione di quest'anno sullo stato degli stock ittici e sul processo di fissazione dei contingenti di pesca per il prossimo anno.

Il Commissario Vella ha dichiarato: "L'evidente successo nelle acque settentrionali dimostra che è possibile realizzare una gestione della pesca sostenibile. Di concerto con i pescatori dobbiamo ora consolidare i risultati positivi e raggiungere gli obiettivi della nuova politica comune della pesca. Dobbiamo intensificare i nostri sforzi nel Mediterraneo e sviluppare piani di gestione unionali e piani regionali più efficaci, ma solo affrontando la situazione negli Stati membri avremo la credibilità necessaria per avviare trattative con i nostri partner nel Mediterraneo."

Il documento è ora aperto per una consultazione pubblica online con le parti interessate. In autunno la Commissione presenterà le sue proposte relative alle possibilità di pesca per il 2016.

Nella sua relazione annuale sullo stato delle risorse, la Commissione evidenzia due diverse situazioni:

  • nella zona dell'Atlantico nordorientale (ossia nel Mare del Nord e nel Baltico) il bilancio è positivo, poiché oltre il 50% delle attività di pesca (32 dei 62 stock per i quali si dispone di valutazioni MSY) nel 2014 era a livelli sostenibili rispetto a solo il 14% nel 2009, fra cui molti degli stock rilevanti dal punto di vista commerciale.
  • I dati relativi agli stock ittici del Mediterraneo mostrano una situazione disastrosa: il 93% degli stock valutati non è pescato in modo sostenibile. La situazione è analoga per gli stock sfruttati da pescatori dalla sola UE e per gli stock condivisi con i pescatori dei paesi terzi. Il Mar Nero è in una situazione simile, dato che il 86% degli stock valutati è sovrasfruttato.

La Commissione ribadisce il proprio impegno affinché tutte le attività di pesca raggiungano il più presto possibile livelli corrispondenti al rendimento massimo sostenibile (MSY). Questo obiettivo fondamentale della nuova politica comune della pesca contribuirà alla realizzazione del buono stato ambientale delle nostre acque al più tardi entro il 2020.

Contesto

Nel suo documento di consultazione annuale, la Commissione europea esprime le sue opinioni e intenzioni in merito alla fissazione dei contingenti annuali di pesca, ossia i livelli dei totali ammissibili di catture (TAC), dei contingenti e dello sforzo di pesca per il 2016, e sollecita il parere degli Stati membri, del settore alieutico e delle organizzazioni non governative nell'ambito dei consigli consultivi regionali, nonché dei cittadini e delle organizzazioni interessate tramite una consultazione pubblica online.

La Commissione intende quindi presentare in autunno le sue proposte sulle possibilità di pesca per il 2016 nelle acque unionali dell'Atlantico, del Mare del Nord e del Mar Baltico.

Sulla base dei pareri scientifici più recenti, la Commissione ha intenzione di presentare proposte di contingenti di pesca nell'Atlantico nordorientale e nel Mare del Nord e nel Mar Baltico in linea con l'obiettivo dell'MSY. Le proposte della Commissione comprenderanno le rettifiche per eccesso delle possibilità di pesca risultanti dall'introduzione dell'obbligo di sbarcare tutte le catture nell'ambito della pesca demersale nell'Atlantico e nel Mare del Nord a partire dal 2016.

L'obiettivo ultimo della Commissione è realizzare una pesca sostenibile in linea con gli obiettivi della nuova politica comune della pesca.

La Commissione basa le proprie proposte sui migliori pareri biologici formulati dal Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM), dal comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP) e da altri organismi indipendenti.

Per ulteriori informazioni

Domande e risposte sulle possibilità di pesca nell'UE per il 2016 MEMO/15/5083

La comunicazione può essere consultata al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/fisheries/cfp/fishing_rules/tacs/index_it.htm

Dal sito European Union Newsroom