La Commissione europea accoglie con favore la nuova Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile

La Commissione europea accoglie con favore la nuova Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile
L'Agenda 2030, un quadro di riferimento universale per aiutare tutti i paesi a eliminare la povertà e a conseguire uno sviluppo sostenibile entro il 2030, prevede un insieme ambizioso di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile e adottata il 25 Settembre nel corso di un vertice straordinario a New York.

L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata oggi dalle Nazioni Unite stabilisce un quadro globale per l'eliminazione della povertà e il conseguimento dello sviluppo sostenibile entro il 2030, sulla base degli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM), adottati nel 2000. Primo accordo globale che definisce un programma d'azione universale ed esauriente, l'Agenda 2030 prevede un insieme ambizioso di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) e 169 obiettivi associati, che richiedono per la loro realizzazione la mobilitazione di tutti i paesi e di tutte le parti interessate e che incidono sulle politiche nazionali. L'Agenda 2030 comprende anche il programma d'azione delle Nazioni Unite adottato a luglio in occasione della conferenza di Addis Abeba, che presenta i diversi mezzi necessari per attuare l'Agenda 2030, comprese le risorse interne, i finanziamenti privati e gli aiuti pubblici allo sviluppo (APS).

L'UE ha svolto fin dall'inizio un ruolo di primo piano contribuendo a questo processo, ed è ora impegnata a portare avanti tale Agenda, sia nell'UE, ad esempio attraverso future iniziative dell'UE come, tra l'altro, la strategia sull'economia circolare, che propone modelli di produzione e consumo più sostenibili, sia attraverso le politiche esterne dell'UE, mediante il sostegno agli sforzi di attuazione in altri paesi, in particolare in quelli che ne hanno maggiormente bisogno.

Il primo vicepresidente Frans Timmermans, responsabile dello sviluppo sostenibile e capo della delegazione della Commissione a nome del presidente Juncker, ha dichiarato: "Questo accordo è un evento storico nonché un importante passo avanti verso un'azione globale a favore dello sviluppo sostenibile. Sono orgoglioso di poter affermare che, fin dall'inizio, l'UE si è fortemente impegnata per realizzare un risultato ambizioso, con un programma d'azione per tutti i paesi, ricchi e poveri, integrando pienamente le dimensioni economica, sociale e ambientale della sostenibilità. Il risultato costituisce un traguardo epocale che riunisce il mondo intero intorno a obiettivi comuni per un futuro più sostenibile. Siamo determinati a realizzare l'Agenda 2030 che modellerà le nostre politiche interne ed esterne affinché l'UE possa svolgere pienamente il suo ruolo."

Il vertice ONU che adotterà la nuova Agenda 2030 si svolge presso la sede delle Nazioni Unite a New York il 25-27 settembre con la partecipazione di oltre 150 capi di Stato e di governo di tutto il mondo. La Commissione europea è rappresentata dal primo vicepresidente Frans Timmermans, dall'alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza/vicepresidente della Commissione Federica Mogherini e dal commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica.

Contesto

Gli obiettivi di sviluppo del Millennio

Gli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) hanno dimostrato che fissare obiettivi può contribuire a realizzare progressi senza precedenti in tutto il mondo e hanno conseguito risultati notevoli. Essi hanno guidato la politica di sviluppo dell'UE per 15 anni, durante i quali l'UE ha fortemente contribuito al loro raggiungimento. Considerati collettivamente, l'UE e i suoi Stati membri sono di gran lunga il maggior donatore mondiale nell'ambito dello sviluppo, con un contributo pari a 58 miliardi di euro nel 2014.

La nuova Agenda 2030

L'Agenda 2030 ("Trasformare il nostro mondo: l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile) è il risultato di un accordo informale raggiunto per consenso in seno alle Nazioni Unite nell'agosto di quest'anno, e presentato a questo vertice per l'adozione formale da parte dell'Assemblea generale. Il programma d'azione di Addis Abeba concordato a luglio costituisce anch'esso parte integrante dell'Agenda 2030 poiché stabilisce gli strumenti, le politiche e le risorse necessarie per garantirne la realizzazione.

L'adozione dell'Agenda 2030, precedentemente nota come "Agenda per lo sviluppo post-2015", segnerà il culmine di un processo triennale inclusivo caratterizzato da una partecipazione senza precedenti della società civile e di altre parti interessate. Essa fa seguito agli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM), alla conferenza delle Nazioni Unite Rio+ 20 sullo sviluppo sostenibile e alle conferenze sul finanziamento dello sviluppo e contribuirà inoltre ai negoziati in corso per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici che sarà concluso in dicembre a Parigi.

La nuova Agenda 2030 ridefinirà il modo in cui la comunità internazionale collabora per un impegno globale a favore di un diverso tipo di futuro per le persone e il pianeta, mediante la promozione dello sviluppo sostenibile. Mentre gli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) riguardavano i paesi in via di sviluppo, l'Agenda 2030 è in assoluto il primo accordo globale che definisce un programma d'azione globale e universale che avrà un impatto su tutti i paesi e sulle loro politiche nazionali.

I 17 nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) e i 169 obiettivi associati realizzano un equilibrio fra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile — economia, ambiente e società — in particolare in settori come la povertà, la disuguaglianza, la sicurezza alimentare, la sanità, il consumo e la produzione sostenibili, la crescita, l'occupazione, le infrastrutture, la gestione sostenibile delle risorse naturali, i cambiamenti climatici nonché la parità di genere, le società pacifiche e inclusive, l'accesso alla giustizia e istituzioni responsabili.

Il nuovo insieme di obiettivi garantirà che il mondo continui a impegnarsi per i precedenti obiettivi di sviluppo del Millennio e gli impegni di Rio, includendo nel contempo anche obiettivi in diversi altri settori. I progressi verso la realizzazione degli OSM non sono stati omogenei in tutto il mondo e non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. I cambiamenti geopolitici degli ultimi 15 anni hanno generato la consapevolezza che un insieme di obiettivi universali, con soluzioni integrate, è oggi più appropriato. La nuova Agenda è molto più ampia e si applica a tutti i paesi ed è il risultato di una procedura partecipativa senza precedenti che impegna persone di tutto il mondo.

Dal momento che l'Agenda costituisce un accordo universale la sua attuazione richiede l'intervento di tutti i paesi. Essa sarà sostenuta da un partenariato globale per mobilitare l'azione dei governi e dei soggetti interessati a tutti i livelli. Quest'Agenda contiene un robusto meccanismo di monitoraggio e riesame, che consentirà il controllo dei progressi compiuti nella sua attuazione e garantirà l'assunzione di responsabilità nei confronti dei nostri cittadini. Un'importante innovazione dell'Agenda 2030 è il riconoscimento del fatto che per conseguire lo sviluppo sostenibile occorrono progressi simultanei su tre fronti, ossia affrontare gli aspetti economici, sociali ed ambientali nel loro insieme, in modo integrato.

Per il buon esito dell'attuazione sarà necessario disporre di una gamma completa di risorse, sia nazionali che internazionali, sia pubbliche che private. Tutti i paesi dovranno apportare un contributo equo, in funzione del loro livello di sviluppo, dei contesti e delle capacità nazionali. La titolarità e la responsabilità nazionali saranno di importanza fondamentale per realizzare l'Agenda.

Per ulteriori informazioni:

Scheda informativa sugli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) - Realizzazioni dell'UE
http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-15-5712_en.htm

Scheda informativa sugli obiettivi di sviluppo del millennio e sull'Agenda post-2015:
http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-15-5709_en.htm

Opuscolo sul contributo dell'UE agli obiettivi di sviluppo del millennio (principali risultati dei programmi della Commissione europea):
In inglese: http://ec.europa.eu/europeaid/eus-contribution-millennium-development-goals-key-results-european-commission-programmes-0_en

In francese: http://ec.europa.eu/europeaid/contribution-de-lue-aux-objectifs-du-millenaire-pour-le-developpement-principaux-resultats-des-0_fr

In spagnolo: http://ec.europa.eu/europeaid/la-contribucion-de-la-ue-los-objetivos-de-desarrollo-del-milenio-algunos-resultados-clave-de-los_es

In tedesco: http://ec.europa.eu/europeaid/eu-beitrag-zu-den-millenniumsentwicklungszielen-wesentliche-ergebnisse-von-programmen-der_de

Opuscolo sul finanziamento dello sviluppo sostenibile globale dopo il 2015: Illustrazione dei principali contributi dell'UE:
https://ec.europa.eu/europeaid/financing-global-sustainable-development-after-2015-illustrations-key-eu-contributions_en

Sito web del primo vicepresidente Frans Timmermans:
http://ec.europa.eu/commission/2014-2019/timmermans_en

Sito web del Commissario Neven Mimica:
http://ec.europa.eu/commission/2014-2019/mimica_en

Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile:
http://www.undp.org/content/undp/en/home/mdgoverview/post-2015-development-agenda.html

Dal sito European Union Newsroom