Finanziamenti BEI alle Pmi prima dell’estate, in anticipo sul piano Junker

Le piccole e medie imprese d’Europa potranno cominciare a ricevere finanziamenti già prima dell’estate, prima cioè che diventi operativo il piano di investimenti di Jean-Claude Juncker.

Questa decisione è stata presa dal board della Banca europea per gli investimenti e permetterà il pre-finanziamento di progetti delle Pmi in netto anticipo sui tempi del piano della Commissione europea, che prevede l’operatività del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), cuore del piano Juncker, nel mese di settembre.

Il denaro sarà messo a disposizione dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei).e coprirà il rischio delle transazioni con intermediari, fornendo finanziamenti aggiuntivi alle Pmi e alle società a media capitalizzazione fino a quanto non sarà istituito il Feis.

Prima di settembre, ma in un secondo tempo rispetto all'intervento a favore delle pmi, potranno arrivare anche i primi finanziamenti per i progetti infrastrutturali

Piano europeo per gli investimenti strategici

Il Piano per gli investimenti strategici, dovrebbe mobilitare 315 miliardi di euro partendo da garanzie pubbliche per 16 miliardi. Le misure proposte dovrebbero, secondo le stime, aggiungere al Pil europeo una cifra compresa tra i 330 e i 410 miliardi di euro nei prossimi tre anni e creare così 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. Il Piano punta a indirizzare le risorse su progetti infrastrutturali, come la banda larga e le reti energetiche, i trasporti, la ricerca e lo sviluppo e le energie rinnovabili.

Benefici per le PMI

Il via libera della BEI sul Fondo può liberare risorse preziose per le tante piccole e medie imprese del nostro Paese che devono affrontare, in questa delicata congiuntura economica, le avversità della crisi. Per questo, appena arrivata la notizia da Lussemburgo, il commissario Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione responsabile per l'occupazione e per la crescita, si è detto particolarmente soddisfatto: "questo è un grande giorno per le piccole imprese. La decisione della BEI significa che entro l’estate le PMI a corto di liquidità e le imprese innovative a media capitalizzazione di tutta Europa potranno beneficiare di quell’apporto di capitali di cui hanno tanto bisogno".

Il provvedimento della BEI può essere molto importante per le piccole e medie imprese che, soprattutto in Italia, costituiscono grossa parte del tessuto economico nazionale. A causa della crisi economica e finanziaria, il livello degli investimenti nell’Unione è sceso di circa il 15 % dal picco del 2007. L’incertezza per le prospettive economiche e l’elevato indebitamento pubblico e privato tendono infatti a frenare gli investimenti.

Per questo la Commissione Juncker prevede per il 2015 un ambizioso programma finalizzato ad abbattere gli ostacoli normativi agli investimenti ed a rafforzare il mercato unico. Come primo passo importante verso la rimozione delle barriere e il miglioramento dell’accesso ai finanziamenti, la Commissione sta anche per adottare un Libro verde sull'Unione dei mercati dei capitali, volto soprattutto a migliorare l'efficienza delle banche europee e ad offrire più opportunità alle piccole e medie imprese.

A tal proposito è stata aperta la consultazione sull’unione dei mercati dei capitali