Briciole di pane

11.07.2018

Quando vogliamo che i nostri giovani interlocutori capiscano cos’è L’Unione europea dobbiamo innanzitutto spiegare il concetto di “sovranità”. Non è facile, durante il loro percorso scolastico non sempre hanno avuto la possibilità di approfondire i concetti chiave che possono spiegare lo sviluppo della democrazia in occidente. Un adolescente italiano di oggi ha probabilmente studiato la polis greca due o tre volte (alle elementari, alle medie, ed ancora alle superiori…) ma poco spazio ha dedicato - quando lo ha fatto - alle dinamiche che nell’ultimo secolo si sono mosse all’interno degli stati nazionali e fra di loro e a cosa ha spinto alcuni stati europei a cercare la strada dell’integrazione.

Ecco allora alcune “briciole di pane” per arrivare a capire perché per esempio l’Unione europea viene definita, “un’organizzazione internazionale sui generis” e quindi qual è l’essenza stessa di questa visione che ha portato all’UE così come la conosciamo, e quanto questa esperienza costituisca oggi uno degli esempi di democrazia più complessa, carica di possibili nuovi progressi per il genere umano, ma anche in estrema difficoltà di fronte ad un mondo che cambia velocemente sia dal punto di vista tecnologico che geopolitico .

Partiamo quindi da questi “concetti chiave”.

lo Stato

Lo Stato raggruppa una comunità di individui (popolo), stanziata su un territorio e organizzata secondo un ordinamento giuridico.

Elementi costitutivi dello Stato sono:

a) il Popolo

b) il Territorio

c) la Sovranità

Il Popolo

è un complesso di individui che hanno vissuto, vivono e vivranno in un determinato territorio. In un dato momento storico, il concetto di popolo può essere stabilito in base a due diversi criteri giuridici:

- criterio di sudditanza: indica la sottoposizione dell’individuo alla potestà di imperio dello Stato; riguarda, cioè, tutti coloro, cittadini, stranieri o apolidi, che si trovano sul territorio di uno Stato;

- criterio della cittadinanza: è l’appartenenza ad uno Stato ed implica un rapporto stabile fra Stato e individuo. Costituisce uno status personale che segue l’individuo ovunque si trovi e che attribuisce al suo titolare una serie di diritti e doveri civili e politici.

Dal concetto di popolo vanno tenuti distinti i concetti di popolazione e di nazione:

Popolazione: è l’insieme degli individui che si trovano in un certo momento, nel territorio di uno Stato; si tratta di un concetto non giuridico, ma demografico o statistico;

Nazione: è una nozione politica e sociologica e tende a raggruppare gli individui in base a fattori di lingua, razza, religione, etc.

Il Territorio

è la sede su cui è stabilmente organizzata la comunità statale. E’ costituito non soltanto da una superficie di terra, ma anche dalle acque territoriali, dallo spazio aereo sovrastante, dal corrispondente sottosuolo sul quale si estende la sovranità dello Stato.

In particolare, il territorio comprende:

- la terraferma: che abbraccia la parte della superficie terrestre compresa nei confini dello Stato;

- il mare territoriale: la fascia costiera di m are su cui si esercita la potestà dello Stato. La sua estensione varia da Stato a Stato. Per l’Italia è 12 miglia;

- il sottosuolo e lo spazio aereo: tali parti della Terra fanno parte del territorio statale fino a dove lo Stato possa svolgere validamente l’effettivo esercizio della propria sovranità;

- le navi e gli aerei mercantili: se viaggianti in alto mare e sul cielo soprastante, sono considerati a tutti gli effetti territorio nazionale;

- le navi e gli aerei militari: dovunque si trovino sono sempre considerati territorio nazionale;

- le sedi diplomatiche all’estero.

La Sovranità

designa sia la posizione di indipendenza dello Stato di fronte ad altri ordinamenti giuridici (c.d. sovranità esterna), sia la sua posizione di supremazia rispetto ai soggetti esistenti ed operanti nel suo territorio (c.d. sovranità interna). La sovranità appartiene allo Stato in quanto è ordinamento giuridico originario, che non trae validità da altri che da se stesso.

lo Stato democratico

Per comprendere cosa si intenda per Stato democratico, dobbiamo innanzitutto comprendere la distinzione fra forme di stato e forme di governo.

Per forma di Stato si intende il modo in cui lo Stato è strutturato nella sua totalità. Nella nostra storia recente possiamo distinguere fra Stato democratico, Stato totalitario e Stato socialista.

Per forma di governo si intende, invece, quella forma che l’organizzazione statale assume per esercitare il potere sovrano. Essa riguarda, in particolare, la gestione del potere statale, la struttura degli organi, il loro numero, i loro poteri specifici.

La distinzione fondamentale è fra Monarchia e Repubblica. Lo Stato democratico è retto dal principio dell’autogoverno del popolo e si differenzia quindi dagli Stati (dittature, stati totalitari, ecc.) in cui il potere non presenta la medesima origine popolare (stato autocratico).

Lo stato democratico presenta le seguenti caratteristiche di base:

- l’adozione del suffragio universale, la possibilità, cioè, per tutti i cittadini maggiori di età di esprimere il proprio voto;

- la presenza di organi rappresentativi espressione della volontà popolare;

- la tendenziale coincidenza fra governanti e governa­ti, che si realizza sia attraverso frequenti consultazioni elettorali sia a livello centrale che locale, sia attraverso istituti di democrazia diretta come il referendum;

- il multipartitismo;

- la tutela delle minoranze, politiche e linguistiche;

- la tutela giurisdizionale dei diritti e delle libertà fon­damentali;

- l’ampio riconoscimento delle autonomie e il decentra­mento burocratico.

Stato unitario, Stato federale e Stato regionale

Nell’analizzare le forme di Stato si è considerato soprattutto il rapporto fra governanti e governati. Analizzando la dislocazione del potere sul territorio statale, possiamo individuare tre forme di Stato: lo Stato unitario, lo Stato federale e lo Stato regionale.

Si definisce Stato unitario quello Stato in cui sussiste un unico governo, operante sia a livello centrale che periferico.

Stato federale, invece, è lo Stato in cui il governo centrale opera solo in determinati settori della vita pubblica (la politica estera, l’esercito, la moneta,…), mentre tutte le altre materie sono di competenza dei governi locali, detti Stati federati: è il caso degli Stati Uniti d’America.

Esiste, infine, un altro tipo di Stato, lo Stato regionale, in cui a determinate comunità territoriali, le Regioni, vengono riconosciute sfere di autonomia variamente articolate nel campo dell’amministrazione, della legislazione, delle finanze. 

lo Stato e la Comunità internazionale

Tradizionalmente si ritiene che il principale soggetto del diritto internazionale e quindi il destinatario di dette norme sia lo Stato.

I rapporti esistenti fra ordinamento interno ed internazionale sono improntati sul riconoscimento delle rispettive sfere di autonomia ed indipendenza.

Tuttavia ciascuno Stato, in qualità di membro della comunità internazionale e nel rispetto della propria sovranità, deve attuare forme di integrazione fra i due ordinamenti, provvedendo al recepimento nel proprio ordinamento statale delle norme del diritto internazionale.

L’art. 11 della Costituzione della Repubblica italiana recita:

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”

… e all’art. 117:

“La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali….Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato.”

Le Unioni di Stati

Si ha Unione di Stati quando più Stati trovano conveniente in precisi campi, agire unitariamente attraverso l’operato di organi comuni.

Anche in questo caso lo Stato non perde la propria sovranità e non si dà origine a un nuovo Stato.

Tipico caso di Unione di Stati è l’O.N.U., che nasce dall’esigenza di coordinare le politiche di vari Stati per facilitare il mantenimento della pace, la tutela della sicurezza internazionale, lo sviluppo di relazioni ami­chevoli fra popoli ecc…. Un altro esempio di Unione di Stati è la NATO, nata nel 1949 per esigenze militari.

Cooperazione e sovranazionalità: l’originale esperienza dei Paesi europei

La portata storica della nascita e dello sviluppo del processo di integrazione europea non si può comprendere appieno se non si capisce che il rapporto che si instaura fra gli Stati che insieme hanno dato avvio a questo ambizioso progetto e gli altri, che via via si sono aggiunti è di natura molto diversa rispetto a quella propria dei rapporti disciplinati dal diritto internazionale.

Il concetto di sovranazionalità è decisivo perché poggia su una reale rinuncia di competenze nazionali: gli Stati cedono volontariamente parte della loro sovranità per avviare forme di cooperazione ritenute vantaggiose per tutti.

In questa logica, la diversità dei popoli e degli Stati per molti anni non è stato motivo di frizione bensì un elemento di complementarietà, sulla cui base si sono costruite forme di cooperazione e, cosa assai importante, forme organizzative sovranazionali.

L’Unione europea è un’organizzazione internazionale di tipo sovranazionale ed intergovernativo, fondata sui valori positivi in cui si riconosce la nostra civiltà: tutela della pace, progresso economico e sociale, rispetto dei diritti umani, primato del diritto sulla forza.

La costruzione europea è il progetto storico-politico più importante ed originale dello scorso secolo ed ancora oggi è studiato nelle università di tutto il mondo. L’integrazione europea è appunto un progetto, che si è andato a costruire nel tempo secondo un percorso via via implementato dai diversi stati membri sulla base di regole che si sono dati e di continui negoziati.

Approfondimenti

Popolo e Populismo. Nazione e Nazionalismo. Sovranità e Sovranismo….