Il parlamento europeo: pillole di storia

I Trattati istitutivi delle Comunità europee prevedevano l’istituzione di un’Assemblea composta da rappresentanti dei popoli degli Stati membri. Col Trattato di Roma si istituì un’Assemblea unica per l’esercizio delle competenze riconosciute dai tre trattati (CECA, Trattato CEE e Euroatom).

Il PE aveva competenze consultive ed era formato da membri designati dai parlamenti nazionali scelti fra i parlamentari eletti nello stato membro. La denominazione "Parlamento europeo" fu adottata nel 1962 anche se la sua legittimazione formale avvenne solo con l’Atto Unico. Il primo Parlamento europeo eletto a suffragio universale lo avremo solo con le prime elezioni europee nel 1979.

Come si sono sviluppati i poteri del Parlamento europeo nel corso del tempo:

- Dall’istituzione delle Comunità europee all’Atto unico europeo: semplici poteri consultivi, pareri obbligatori solo nei cari previsti dai trattati ma mai vincolanti.

- Dall’Atto unico europeo al Trattato sull’UE: introduzione della procedura di cooperazione (una sorta di consultazione tra Commissione, Consiglio e Parlamento su alcune questioni…un primo tentativo di coinvolgere il parlamento nella formazione del diritto comunitario); introduzione della procedura del parere conforme: il Consiglio non può deliberare se non si adegua al parere del PE ma solo sugli accordi di adesione ed associazione alla Comunità

- Dal 1993 ad oggi (Trattati di Maastricht, Amsterdam, Nizza e Lisbona): il ruolo del PE va aumentando di importanza fino ad assumere la stessa importanza del Consiglio nel procedimento legislativo.