Eurobarometro: Consapevolezza e preparazione ai disastri ambientali
Un recente Eurobarometro commissionato dalla Commissione europea ha evidenziato come i cittadini europei percepiscano e si preparino ai rischi di catastrofi naturali e antropiche.
Questo articolo tratterà l'indagine mettendo in relazione il campione italiano con quello complessivo europeo e con una breve parentesi sulle azioni compiute dall'UE per sostenere l'Emilia-Romagna dato le recenti alluvioni.
La percezione del rischio di disastri in Europa e in Italia
L'indagine rivela una chiara gerarchia nelle preoccupazioni dei cittadini europei riguardo ai rischi di catastrofi. A livello di percezione del rischio nazionale, i cittadini europei identificano come principali minacce:
- Eventi meteorologici estremi (tempeste violente, siccità, ondate di caldo e freddo): 50%
- Inondazioni (fluviali o costiere) e alluvioni: 44%
- Minacce alla cybersicurezza (attacchi e reati informatici): 33%
- Tensioni politiche o geopolitiche: 32%
- Emergenze sanitarie e incendi boschivi: entrambi al 31%
Quando si passa alla percezione del rischio personale, le priorità cambiano leggermente:
- Eventi meteorologici estremi: 38%
- Emergenze sanitarie: 27%
- Inondazioni e alluvioni: 26%
- Minacce alla cybersicurezza: 23%
- Tensioni politiche o geopolitiche: 22%
Il caso italiano mostra alcune particolarità significative: il 44% degli intervistati italiani si sente personalmente esposto ad eventi meteorologici estremi, un dato superiore alla media europea del 38%. Questa maggiore percezione del rischio trova riscontro nei recenti eventi climatici che hanno colpito il territorio nazionale, in particolare l'Emilia-Romagna.
Preparazione e vulnerabilità: il confronto Italia-Europa
L'analisi delle misure di preparazione rivela alcune peculiarità del caso italiano. Mentre a livello europeo si registra una maggiore diffusione di precauzioni base - come la disponibilità di torce e candele (47% in Europa contro il 26% in Italia) o di cassette di pronto soccorso (36% contro 23%) - l'Italia mostra una maggiore attenzione ad alcuni aspetti specifici. Gli italiani, infatti, investono di più in misure abitative a prova di disastri (10% contro 7% della media UE), nella preparazione di borse di emergenza (12% contro 8%) e nell'informarsi sui piani di emergenza nazionali e locali (15% contro 9%).
Fiducia nelle istituzioni e capacità di risposta
Un aspetto cruciale emerso dall'indagine riguarda la fiducia nelle istituzioni. In Italia, il 79% dei cittadini ripone fiducia nelle autorità e nei servizi di emergenza, un dato significativo ma inferiore alla media europea dell'85%.
Un aspetto cruciale emerso dall'indagine riguarda la fiducia nelle istituzioni e le figure di riferimento in caso di emergenza. I dati mostrano che gli europei, nei primi giorni dopo un disastro, si affiderebbero principalmente alla famiglia e agli amici (89%), seguiti dai servizi di emergenza come polizia, vigili del fuoco e protezione civile (81%). Significativa anche la fiducia riposta nel vicinato, con il 73% degli europei che conterebbe sull'aiuto dei propri vicini di casa. Le associazioni no-profit come la Croce Rossa rappresentano un punto di riferimento per il 69% dei cittadini europei, mentre il 67% si affiderebbe alle autorità locali o alle agenzie governative. Minor fiducia viene riposta nel settore privato (50%) e nel proprio posto di lavoro o istituto scolastico (36%).
Il caso Emilia-Romagna e la risposta europea
Gli eventi meteorologici che hanno colpito il bolognese e la Romagna dal 17 al 19 settembre 2023 hanno messo alla prova questa preparazione. In risposta, la Regione Emilia-Romagna ha richiesto l'intervento del Ministero dell'Agricoltura per accedere al Fondo di crisi dell'Unione europea, sottolineando l'importanza del supporto comunitario nelle emergenze.
La risposta dell'Unione Europea non si è fatta attendere: a inizio ottobre, il Parlamento europeo ha approvato lo stanziamento di oltre 1 miliardo di euro dal Fondo di solidarietà UE (FSUE), destinando 378,8 milioni all'Emilia-Romagna per far fronte ai danni causati dalle alluvioni del maggio 2023. Questi fondi verranno impiegati per la riparazione delle infrastrutture danneggiate, la salvaguardia del patrimonio culturale e le operazioni di bonifica.
Per approfondire e scoprire altri dati sull'argomento guarda la nostra infografica (pdf, 903.0 KB) sull'argomento!